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31 dicembre 2025

Riorganizzazioni e rivoluzioni: il 2025 della grande distribuzione in Toscana

Unicoop Etruria va avanti col suo piano, Conad Nord Ovest acquista Piùme, Etruria Retail passa con Famila e A&O.

Leonardo Testai
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La grande distribuzione in Toscana arriva alla fine del 2025 in una fase di riorganizzazione del mondo cooperativo, ma anche di acquisizioni e – in prospettiva – di cambio di insegne, con concentrazione delle quote tra i ‘soliti’ grandi operatori. La costa e l’area centro‑meridionale della regione sono al centro delle principali mosse espansive, mentre alcune reti storiche riducono i punti vendita o cambiano partner industriale, in un contesto di prezzi in aumento e potere d’acquisto delle famiglie in contrazione.

I piani di ristrutturazione di Unicoop Etruria (cessioni di punti vendita e revisione della logistica) e il cambio di insegna annunciato per la rete Etruria Retail, conseguenza della dismissione delle attività italiane da parte di Carrefour – rilevate dal gruppo NewPrinces di Angelo Mastrolia – si traducono in un quadro occupazionale della grande distribuzione più incerto, con mobilitazioni sindacali e attenzione alle ricadute sulle province interessate in Toscana.

Come cambia la rete Coop in Toscana (e non solo)

La nascita di Unicoop Etruria (fusione Unicoop Tirreno–Coop Centro Italia, operativa da luglio 2025) ha portato a ridefinisce il perimetro Coop tra Toscana, Lazio, Umbria, Marche e Abruzzo, con circa 170 punti vendita, 5.500 dipendenti e 1,6 miliardi di fatturato ascrivibili alla neonata realtà. La nuova cooperativa, però, dopo le precedenti cessioni di punti vendita toscani a Unicoop Firenze, ha avviato un piano 2025‑27 di dismissione di 24 negozi e riorganizzazione dei magazzini, con conflitto sindacale e sciopero sul territorio.

Unicoop Firenze, seconda Coop italiana per dimensioni, a giugno ha acquisito 16 supermercati di Unicoop Tirreno nelle province di Lucca, Livorno e Massa‑Carrara, investendo 150 milioni e aggiungendo circa 200 milioni di fatturato ai 3 miliardi realizzati nel 2024. Un’operazione che le ha permesso di entrare stabilmente sulla costa toscana, area finora presidiata in larga misura non solo dai cugini di Unicoop Tirreno, ma anche dai competitor in ambito grande distribuzione come Conad ed Esselunga. Proprio Esselunga continua a rappresentare il più grande singolo rivale di Unicoop Firenze a livello regionale, con l’obiettivo di rafforzare la propria presenza nell’area fiorentina che risulta ancora condizionato dallo stop al nuovo centro commerciale di via Mariti, in seguito al tragico incidente del 2024.

Conad cresce con i negozi Piùme della lucchese General

Conad Nord Ovest ha quartier generale a Pistoia e in Toscana detiene il 15,8% del mercato della Gdo, con 198 punti vendita e 106 soci dettaglianti: la cooperativa rappresenta il 25% del fatturato complessivo del sistema Conad con 5,33 miliardi di ricavi nel 2024 (+5,1%), e la Toscana in questo quadro è considerata sia come mercato chiave sia come laboratorio di innovazione, filiere locali e formazione manageriale. E’ in corso un piano di investimenti da 582 milioni nel triennio 2025‑2027, destinato a rete di vendita, logistica, innovazione e sostenibilità, dopo 158 milioni già investiti nel 2024 per 31 nuove aperture e numerose ristrutturazioni.

La cooperativa, che lavora con 1.431 fornitori locali (432 in Toscana), per un volume di 461 milioni di euro (147 in Toscana), a fine 2025 ha annunciato l’accordo per l’acquisizione di General, titolare di una catena di negozi ad insegna PiùMe, specializzata nel settore home care e personal care, con sede a Querceta (Lucca) e 260 negozi in nove regioni italiane, Toscana compresa. Nel perimetro dell’operazione sono compresi anche i centri logistici e direzionali di Querceta. E’ previsto il mantenimento in forza di tutto il personale di sede e dei negozi, con il proseguimento della collaborazione della famiglia Tognetti, fondatrice di General.

Etruria Retail da Carrefour a Gmf, arrivano Famila e A&O

Rivoluzione in vista per Etruria Retail, fino a oggi master franchisee di Carrefour per l’Italia centrale, che aveva chiuso il 2024 con vendite al pubblico per 470 milioni (in crescita rispetto ai 450 milioni del 2023) ma con utile in flessione a 3,5 milioni, segnale di margini sotto pressione. La società di Monteriggioni, dopo l’affare Carrefour-NewPrinces, ha siglato un accordo con Gmf (gruppo Unicomm) che segna l’avvio di un nuovo percorso in Toscana così come in Umbria, Lazio e Marche, con una rete di oltre 400 punti vendita e 12 Cash & Carry. I negozi affiliati Etruria Retail avranno così, a partire da gennaio 2026, le insegne Famila e A&O, e proporranno i prodotti a marchio Selex.

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Leonardo Testai

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