Sede di Conad Nord Ovest. a Pistoia.
Con la collaborazione dell’intelligenza artificiale e della realtà virtuale Conad Nord Ovest gestisce i processi e il riassortimento delle referenze sugli scaffali dei punti vendita – ha una banca dati avanzata grazie alla quale è anche in grado di calcolare le vendite sulla base del posizionamento a scafale – e da oggi può vedere il negozio prima che sia costruito. Sta attivando un master post laurea con gli atenei di Pisa e Firenze e, per favorire il passaggio generazionale manageriale, un “board di giovani” interno.
Quartier generale a Pistoia – appena rinnovato – Conad Nord Ovest chiude il bilancio 2024 con un fatturato di 5,33 miliardi di euro, in crescita del 5,1% (rispetto all’anno precedente), un utile netto di 64milioni e un patrimonio netto di 981 milioni di euro. “Rappresentiamo oggi il 25% del fatturato complessivo del sistema Conad”, spiega l’amministratore delegato di Conad Nord Ovest Adamo Ascari.
In Toscana coprono il 15,8% della quota di mercato – con 198 punti vendita e 106 soci -. “In Toscana la concorrenza è forte”, commenta Ascari, “ma continuiamo a crescere grazie a investimenti mirati e a un forte radicamento sul territorio”; e infatti registrano il secondo posto per quote di mercato dopo il loro maggior competitor. Secondo posto anche in Emilia e Lazio, mentre la Sardegna e la Valle D’Aosta si confermano le regioni di punta.
I rapporti con i fornitori
“Abbiamo fatto grandi investimenti sui prodotti a marchio e proseguiremo su questa strada” spiega l’amministratore delegato di Conad Nord Ovest Adamo Ascari. E nel 2024, le vendite MDD (Marca del Distributore) hanno raggiunto il 33%, generando un fatturato di 1,55 miliardi di euro.
In programma anche la crescita dei rapporti con i fornitori locali, che ad oggi sono 1431 (di cui 432 in Toscana), che nel 2024 hanno portato in dote a Conad Nord Ovest un volume di affari 461 milioni di euro (di cui 147 in Toscana).
L’utilizzo di realtà aumenta e dell’intelligenza artificiale
C’è da un ufficio dedicato, nella sede centrale di Pistoia, dove la cooperativa, con l’utilizzo di realtà aumentata e analisi avanzate, riproduce visivamente in tempo reale scaffali e corsie dei punti vendita; e organizza il rifornimento degli scaffali. Calcola le vendite in base del posizionamento delle referenze, oppure organizza le stesse in base ai risultati da raggiungere. La realtà aumenta permette inoltre di simulare diversi scenari di posizionamento senza intervenire fisicamente sul punto di vendita.
Gli investimenti già programmati
Un piano di investimenti da 582 milioni in tre anni, per l’efficientamento e lo sviluppo della rete di vendita, per ulteriori investimenti in logistica, in innovazione e in sostenibilità nei punti vendita, ma anche per nuove aperture. “Abbiamo già investito 158 milioni del 2024, per 31 nuove aperture fra punti vendita e store e quasi altrettante ristrutturazioni. Vediamo che spazi ci saranno, ma non ci fermiamo”, ammette Ascari, amministratore delegato di Conad Nord Ovest.

Un master universitario sulla distribuzione organizzata
“Stiamo investendo molto in formazione sia interna che esterna” spiega ancora Adamo Ascari. “Abbiamo stretto accordi con le Università di Pisa e Firenze, per un master post laurea, per l’imprenditoria e la managerialità nella distribuzione organizzata. Le competenze necessarie sono in costante aumento e ad oggi non c’è formazione adeguata”.
Un “board di giovani” per il passaggio generazionale
Un board di giovani che lavorerà, in modo volontario sullo sviluppo di progetti aziendali, ma anche propositore di interventi mirati e potenziali aree di crescita. Ad accedervi saranno giovani risorse interne. Il progetto in partenza in autunno prevede uno “speciale consiglio di amministrazione” – con presidente elettivo – che consenta di rafforzare la crescita delle risorse manageriali interne ma anche di coltivare e promuovere innovazione organizzativa.
I nuovi consumatori
Il consumatore di oggi è esigente chiede qualità, prezzi bassi, e ampia scelta. Ed è un consumatore poco abitudinario. Per fidelizzarlo va conquistato. “Puntiamo ad offrire sempre più servizi: finanziari, cultura, tempo libero”. Però quello di oggi è anche un consumatore anche molto attento a “salute, benessere, sostenibilità”: quindi, cerca prodotti in arrivo da filiere corte e tradizionali. Ma è anche un consumatore spesso sempre più multietnico, che chiede più prodotti afferenti alle proprie culture e tradizioni alimentari. (Tm)