Una veduta di Piombino
Anche la Soprintendenza archeologia, belle arti e paesaggio delle province di Pisa e Livorno si muove sul progetto del rigassificatore di Piombino, con la richiesta alcune integrazioni al progetto presentato da Snam. Questo, mentre il ministero della Transizione ecologica spiega che Snam provvederà in maniera autonoma ad attivare presso i competenti uffici del Mite il procedimento per il rilascio dell’Autorizzazione integrata ambientale, affinché l’Aia possa essere rilasciata in tempo utile per la messa in funzione dell’impianto.
Focus sull’area naturale protetta di Orti-Bottagone
Al centro del documento firmato dal soprintendente Valerio Tesi non c’è l’approdo della nave Golar Tundra in porto, ma la richiesta di ulteriori informazioni progettuali sulle diverse tipologie di strutture ausiliare al rigassificatore previste lungo la banchina est e parte della banchina nord, e l’analisi di possibili interferenze delle opere previste nell’area circostante la riserva provinciale Padule di Orti-Bottagone – un’area naturale protetta nella quale è presente anche un’Oasi del Wwf Italia.
Nel suo parere, il soprintendente chiede anche di poter acquisire il progetto esecutivo sui “ripristini vegetazionali”. In particolare, si legge nel documento di Tesi, si chiede di “disporre di informazioni di maggior dettaglio riguardo le caratteristiche dimensionali e il percorso effettivo delle piste di lavoro, nonché tempistiche e modalità di ripristino delle stesse. Si chiede di dettagliare il percorso e le modalità operative nell’area retrostante la spiaggia di Pontedoro in maniera da minimizzare gli impatti sul paesaggio dunale, e di disporre l’esecutivo del ripristino vegetazionale in modo da restituire l’aspetto del complessivo paesaggio dunale al termine delle fasi costruttive dell’infrastruttura”.
Il sindaco Ferrari attacca Giani sulla Ss 398
“Non ci sono compensazioni che tengano davanti al danno che il rigassificatore può causare a Piombino”, ribadiscono il sindaco Francesco Ferrari e l’assessore alle Infrastrutture Giuliano Parodi, che tengono aperto il fronte polemico con il governatore-commissario Eugenio Giani, stavolta sul prolungamento della Ss 398. “Il percorso amministrativo e il cronoprogramma per la realizzazione della seconda strada di accesso in città è stabilito da molto prima che si iniziasse anche solo a parlare di emergenza energetica”, affermano, osservando che l’affidamento dei lavori per il primo lotto da parte di Anas “risale al maggio 2021 ed è coerente con la programmazione, stabilita ben prima, che prevedeva l’inizio dei lavori tra la fine del 2022 e l’inizio del 2023”.
Dunque, sostengono Ferrari e Parodi, “che il commissario Giani provi a far passare quest’opera come una misura di compensazione per il danno che accogliere la Golar Tundra può causare alla città non è solo ridicolo e offensivo ma anche preoccupante: se il tenore delle compensazioni di cui tanto parla è questo, ovvero spacciare un progetto già avanzato come merito del suo memorandum, c’è il concreto rischio che Piombino ne esca ancora una volta con in mano un pugno di mosche. Non solo il danno, anche la beffa”.