Un sistema di reddito di cittadinanza regionale, interventi per la riduzione dell’orario di lavoro a parità di salario e la riduzione della settimana lavorativa, revisione del piano rifiuti e del piano cave, con il recupero dei principi della legge Marson sul governo del territorio: sono solo alcuni dei 23 punti del patto di coalizione siglato oggi da Partito Democratico e M5s per il sostegno alla candidatura di Eugenio Giani al secondo mandato da presidente della Regione Toscana. A sottolineare la valenza nazionale della firma, la presenza della vicepresidente vicaria del Movimento, Paola Taverna, insieme alla coordinatrice regionale Irene Galletti, e al segretario regionale Pd Emiliano Fossi.
Per Giani sono “spunti”, per Taverna “un impegno”
I 23 punti avanzati dal M5s per Giani sono “spunti fondamentali per un programma che possa essere sempre più condiviso nei fatti, partendo naturalmente dalle reciproche posizioni”. La discussione, ha spiegato il governatore ai giornalisti, “ci ha visto essere su alcuni di questi punti, nella grandissima parte, pienamente convinti e complici. In altri abbiamo un po’ ribadito le posizioni, con l’auspicio che proprio la comune esperienza, che auspichiamo di governo, possa sempre più affinare; e anche in quelli, partendo da posizioni un po’ diverse, renderci complici nel costruire il buon governo della Toscana”.
Taverna è più perentoria: “La firma è un vero e proprio impegno – ha osservato – che prende il presidente Giani con il Movimento 5 Stelle, ma con tutti i nostri iscritti, e con tutti coloro che si riconoscono anche in questa nuova visione della Toscana, sicuramente centrata sulla tutela dell’ambiente è centrata su una sanità pubblica e una Toscana sicuramente più sostenibile”. E Giani si affretta a chiarire ai riformisti del centrosinistra che non c’è un rapporto preferenziale col M5s: “E’ sicuramente il rapporto con una forza politica che viene da un percorso diverso, di opposizione, quindi dovevamo far risaltare gli aspetti di novità e se vogliamo di innovazione che questo accordo richiama, ma in realtà stiamo lavorando con tutta la coalizione”.
Fondi Ue per ridurre l’orario di lavoro a pari salario
Nel documento c’è l’idea di interventi integrativi rispetto all’assegno di inclusione, e di una previsione specifica per i lavoratori autonomi, “atta a prevenire la compromissione della loro attività professionale in caso di difficoltà oggettiva”. Non solo: la Regione, per il suo personale diretto o in qualsiasi modo riconducibile, dovrebbe farsi promotrice di studi, ricerche e interventi per favorire la riduzione dell’orario di lavoro a parità di salario e la riduzione della settimana lavorativa, utilizzando al tal fine “parte delle risorse per la formazione professionale, nonché Fondi Strutturali Europei”. Si rilancia inoltre il tema del salario minimo, con l’obiettivo di superare le obiezioni del governo.
Dal punto di vista infrastrutturale, un secco no alla permanenza del rigassificatore di Snam a Piombino, e un forte sì al raddoppio della linea ferroviaria Firenze-Pisa. Anche perché si sottolinea il ruolo dell’aeroporto di Pisa “come porta d’accesso alla Toscana”, e il M5S a tal proposito “ribadisce la propria contrarietà alla previsione di Masterplan” per il potenziamento all’aeroporto di Firenze. Ma Galletti, a caldo, tende a sfumare i toni: “C’è un percorso che è pendente all’interno della commissione del Mase”, osserva, e però “ci rendiamo conto che è necessario arrivare a un punto nel quale il sistema aeroportuale deve funzionare nel suo insieme”, per cui “andranno fatti dei lavori importantissimi a Pisa e vogliamo che questi siano messi al centro degli obiettivi”, ma allo stesso tempo è necessario risolvere “i problemi del rumore che vive l’altra parte della popolazione che vive nella Piana” con l’attuale pista dello scalo di Firenze.
Il M5s punta alla chiusura degli inceneritori
Sul tema dei rifiuti, il M5s chiede a una futura giunta Giani “un progressivo allineamento, in tutte le forme possibili, al protocollo Zero Waste verso la riduzione dei rifiuti ed a obiettivi spinti di differenziazione e chiusura del ciclo, per giungere a una celere e progressiva chiusura degli inceneritori esistenti e delle discariche della Toscana”. La revisione del piano cave, a sua volta, deve essere eseguita “in modo da assicurare la tutela del Parco delle Apuane”. Il governo del territorio, recuperando i principi della legge Marson, deve essere finalizzato a “fermare il consumo di suolo, in particolare nelle zone a maggior rischio”, contro le “dinamiche di espropriazione della ricchezza e dei valori collettivi a vantaggio dei singoli investitori”.
Per quanto riguarda invece il capitolo Multiutility, secondo la proposta pentastellata, “è necessario ripensare l’attuale modello, approfondendo la possibilità di introdurre forme di gestione in house che possano garantire contenimento delle tariffe, massima efficienza del servizio e un corretto dimensionamento degli ambiti territoriali. Per valorizzare le specificità locali e consentire ai territori di partecipare attivamente alla scelta del modello di gestione più idoneo, si può intervenire sulla distribuzione degli attuali Sub-ambiti Ottimali. Al tempo stesso, riconoscendo l’importanza strategica del servizio idrico, è fondamentale che gli enti locali possano valutare, nel rispetto della normativa nazionale e delle indicazioni regionali, le soluzioni più efficaci e sostenibili, privilegiando modelli che assicurino qualità, tutela ambientale e un solido controllo pubblico senza finalità lucrative”.
Leonardo Testai