Dopo il passaggio di proprietà della Gkn di Campi Bisenzio dalla multinazionale inglese all’imprenditore Francesco Borgomeo, il percorso di reindustrializzazione prosegue. I lavoratori hanno approvato in un referendum l’ipotesi di accordo quadro per la ex-Gkn, ora Qf Spa, stilata al tavolo del ministero dello Sviluppo economico il 19 gennaio. I “sì” all’accordo, espressi nella giornata di venerdì 21, hanno raccolto 262 voti su 265. Il 74% degli aventi diritto che hanno espresso la loro posizione, un dato condizionato dalle assenze per la quarantena Covid.
“Racconteremo al Paese come ci si rialza – ha affermato Borgomeo -, più forti e determinati di prima. E dimostreremo che grazie alla capacità di fare ed alla volontà è possibile realizzare una vera riconversione. Sono fiero e orgoglioso di avere lavoratrici e lavoratori che hanno dichiarato con una voce unica e forte di voler costruire un futuro certo e di grande prospettiva insieme a me”. L’imprenditore, advisor di Gkn nel percorso di dismissione della fabbrica annunciato a luglio 2021, è l’artefice dell’operazione-ponte che dovrebbe portare all’accordo con un nuovo investitore entro fine agosto 2022.
I punti dell’accordo quadro per la ex-Gkn
I firmatari hanno concordato la garanzia della continuità occupazionale e contrattuale per tutti i lavoratori sia durante il periodo ponte che dopo con la reindustrializzazione, comprendendo anche i lavoratori degli appalti. Durante il periodo ponte saranno utilizzati gli ammortizzatori sociali, con lo strumento della cassa integrazione ordinaria e con la cassa cosiddetta di “transizione”. La gestione dell’ammortizzatore prevederà anche accordi successivi per l’anticipo della Cig e l’equa rotazione dei lavoratori, la maturazione integrale dei ratei e di indennità integrative. Le parti hanno anche stabilito che qualora al 30 agosto 2022 non dovesse concretizzarsi il progetto di riconversione industriale, sarà Qf stessa a farsene carico. In tal caso potrebbero partecipare come soci Invitalia ed eventuali altri investitori privati.
Nel primo periodo lo stabilimento riceverà interventi di manutenzione ordinaria e straordinaria; i 354 lavoratori superstiti saranno inseriti in percorsi di formazione. Per Borgomeo, “inizia subito una nuova fase operativa e concreta per la piena e totale realizzazione degli accordi, a partire dagli ammortizzatori sociali per proseguire con l’individuazione dei nuovi partner e con loro la nuova mission del sito produttivo. Una mission che dovrà essere in grado di riassorbire tutto il personale e garantire anche quello impegnato finora nei servizi in appalto esterno”.
Sindacati e istituzioni, soddisfazione per l’ok all’accordo
Rsu e sindacati hanno accolto favorevolmente l’esito del referendum sull’accordo quadro per la ex-Gkn. “Abbiamo strappato un accordo innovativo in un contesto sociale ostile”, afferma Dario Salvetti, delegato della Rsu. “Questa fabbrica – aggiunge – è un patrimonio del territorio, e per questo continueremo a vigilare e a mobilitarci se necessario”. Anche la Fiom-Cgil ribadisce l’impegno “perché proprietà e istituzioni rendano concreti gli obiettivi come da cronoprogramma”.
Dal canto suo, il sindaco metropolitano di Firenze Dario Nardella ha ringraziato i lavoratori “per la tenacia con la quale hanno difeso la fabbrica”. Ringraziamento che Nardella estende al sindaco di Campi Bisenzio, Emiliano Fossi, e ala Regione Toscana, perché “senza il gioco di squadra delle istituzioni con i sindacati e i lavoratori non saremmo arrivati fin qui”.
Leonardo Testai