Continua il balletto di acquisizioni nel settore della sanità privata in Toscana. Ora è il centro medico Blue Clinic di Bagno a Ripoli (Firenze), esteso su 4.500 metri quadrati con ambulatori, riabilitazione fisico-motoria, medicina dello sport e medical fitness, convenzionato col servizio sanitario nazionale, a essere ceduto al gruppo trevigiano Centro di Medicina, guidato dall’amministratore delegato Vincenzo Papes, che già possiede 50 centri in Italia (32 in Veneto, 12 in Emilia, tre in Lombardia e tre in Friuli) con 3.500 addetti e nel 2024 ha fatturato 187 milioni di euro, in linea con l’anno precedente. Con questa operazione, il cui valore non è stato reso noto, Centro di Medicina sbarca dunque nel Centro Italia.
Blue Clinic investirà in tecnologie digitali
Secondo l’ultimo bilancio depositato, il fatturato di Blue Clinic srl ha sfiorato i due milioni di euro (1,974) nel 2023 con una perdita di 30mila euro e 25 dipendenti. Il fondatore (nel 2006), Niccolò Sborgi, resta presidente dell’istituto che ora si chiama Centro di Medicina Firenze, e che è pronto a investire in tecnologie digitali.
“Abbiamo deciso di abbracciare il progetto di Centro di medicina perché, nel rispetto della nostra storia e identità, ci consentirà di crescere in tecnologia – afferma Sborgi – con nuove apparecchiature dotate di intelligenza artificiale, come la risonanza magnetica ad alto campo, nel processo di digitalizzazione, con particolare attenzione all’ efficientamento dei processi interni e gestione data center. Ma soprattutto perché verrà mantenuta quella dimensione umana e di valore della presa in carico del paziente che ha contraddistinto i nostri 20 anni di storia”.
La sanità privata come risposta veloce e efficiente alla domanda di salute
“Con questa unione vogliamo rendere ancora più forte e salda l’iniziativa imprenditoriale – afferma Papes -. Questo è il momento della sanità privata, che può rispondere in termini di qualità di prestazioni e specialisti, ma anche di velocità, alla domanda crescente di salute della popolazione, anche in ambiti più ospedalieri come quello della chirurgia e della riabilitazione, affiancando e supportando in modo efficiente il sistema pubblico”.
Silvia Pieraccini