Non tutto il settore della pelletteria è in crisi, c’è chi cresce e assume anche tra le aziende terziste che producono borse per i grandi marchi internazionali. E’ il caso della AB Florence dell’imprenditore Andrea Bacci, che sta per lasciare lo stabilimento di via delle Nazioni Unite a Scandicci finora in condivisione col gruppo svizzero del lusso Richemont (che qui produce la pelletteria Montblanc, Cartier, Dunhill e Chloè) – e che è di proprietà della stessa AB Florence – per trasferirsi in una nuova sede a 300 metri di distanza (l’ex pelletteria Carmen), acquistata di recente. L’inaugurazione è fissata per oggi, 11 luglio.
I dipendenti aumentano da 150 a 185
La nuova fabbrica consentirà di aumentare i dipendenti da 150 a 185 entro la fine del mese. I 35 nuovi assunti provengono da una pelletteria subfornitrice di Calenzano, che AB Florence ha acquisito proprio per assicurarsi la manodopera specializzata. A questi 185 lavoratori si aggiungono altri 300-350 addetti di pelletterie esterne situate nel raggio di 20 chilometri, che lavorano esclusivamente per l’azienda di Bacci.
Investire nella filiera produttiva è stato fondamentale
Il nuovo stabilimento si estende su 3.200 metri quadrati, ha richiesto un investimento di dieci milioni di euro tra acquisto e ristrutturazione, e ospita i reparti modelleria, prototipia e produzione di borse e pelletteria artistica in ossatura (portagioie, scatole da gioco, bauli) per grandi marchi come Bottega Veneta, Yves Saint Laurent, Tom Browne, Bally, Louis Vuitton. Com’è possibile riuscire a crescere in una situazione di mercato difficile come l’attuale (-7,7% il fatturato delle aziende italiane di pelletteria nel primo trimestre 2025, -8,5% l’export)? “Noi siamo fabbricanti – spiega Andrea Bacci – e abbiamo cercato di non perdere la nostra natura: siamo tra i pochi che in questi anni hanno investito nella produzione, abbiamo una filiera controllata e certificata, e siamo in grado di dare un servizio ai marchi, tanto che in piena crisi del settore alcuni sono venuti da noi per assegnarci ordini”. Ora la nuova sede (“l’abbiamo fatta bella perché ci stiamo per tante ore al giorno”) permetterà di accelerare ancora.
Fatturato a 30 milioni di euro nel 2025
AB Florence prevede di chiudere il 2025 con un fatturato che supera i 30 milioni di euro, in crescita rispetto ai 28,5 milioni del 2024 che era già stato un anno di forte sviluppo. “Per fortuna il passaggio generazionale è assicurato – conclude Bacci – con i miei figli già inseriti in azienda con ruoli di responsabilità: mia figlia direttore della produzione e mio figlio responsabile degli immobili”.
Pelletteria Richemont conquista altri 7.000 metri quadrati a Scandicci (e arriva a 13.000 mq)
AB Florence sta gradualmente liberando lo stabilimento di 7.000 metri quadrati di via delle Nazioni Unite – dedicato in parte alla logistica del Gruppo Richemont, che l’azienda di Bacci continuerà a svolgere trasferendola in un altro capannone a Scandicci – per lasciarlo, come detto, al gruppo svizzero del lusso che opera attraverso Pelletteria Richemont Firenze (161 milioni di euro di fatturato 2024, 7,6 milioni di utile, 240 dipendenti secondo l’ultimo bilancio depositato).
Pelletteria Richemont potrà così raddoppiare gli spazi attuali arrivando ad avere 13.000 metri quadrati per potenziare i reparti – modellistica, prototipia, taglio, test di laboratorio e l’hub europeo per la riparazione dei prodotti – e aggiungere uno show room. I lavori sono già avviati e dovrebbero concludersi tra meno di un anno. Sono previste nuove assunzioni, che nella prima fase saranno una decina. L’idea di Richemont è investire nel distretto di Scandicci, famoso per le sue competenze nella pelletteria, per essere pronto ad agganciare la piena ripresa del mercato appena si presenterà.
Silvia Pieraccini