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10 luglio 2023

Parità di genere, Gucci è la prima maison del lusso certificata in Italia

Il riconoscimento di Bureau Veritas coincide con la presentazione dell’Equilibrium Impact Report edizione 2022.

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Gucci è la prima realtà del lusso in Italia ad ottenere la Certificazione della parità di genere, prevista dal Pnrr. Il riconoscimento, ottenuto a seguito di un processo di valutazione volontaria certificato da Bureau Veritas, coincide con la presentazione del Gucci Equilibrium Impact Report 2022, e concretamente significa aver raggiunto nel 2022 che il 57% di donne abbia ruoli manageriali e il 63,1% di dipendenti siano donne. Non solo: nel campo dell’uguaglianza di genere, nel 2022 la maison fiorentina del gruppo Kering ha sostenuto 17 Ong in 20 Paesi a supporto di 3.297 donne e ragazze.

“Questo traguardo, raggiunto in anticipo rispetto ai trend europei – ha commentato Marco Bizzarri, presidente e amministratore delegato di Gucci – e per primi nel settore del lusso in Italia, riafferma con forza il nostro impegno per una cultura che valorizza l’equità, l’inclusività e il rispetto. Attraverso azioni concrete come l’impiego di tecnologie innovative per eliminare i bias nella selezione, colmare il gap salariale, implementare politiche di congedo parentale, favorire una maggiore presenza femminile in ruoli di leadership, e programmi di sensibilizzazione dell’opinione pubblica sosteniamo il cambiamento e promuoviamo la trasformazione culturale nell’industria della moda e del lusso a livello mondiale e continueremo a farlo”.

Sostegno alle Ong, inclusione per i disabili

Fra gli altri numeri della terza edizione del Gucci Equilibrium Impact Report, nel 2022 più di 2.000 dipendenti hanno partecipato al programma di volontariato Gucci Changemakers, per un totale di oltre 7.000 ore di volontariato a sostegno di oltre 100 Ong in più di 55 città in tutto il mondo. Negli Usa l’azienda ha assegnato oltre 600mila dollari a 12 beneficiari dell’Impact Fund, a cui si aggiungono 280mila dollari in borse di studio a sostegno di studenti provenienti da diversi contesti. Inoltre nel 2022, “come primo e unico brand del lusso”, Gucci è stato nominato fra i Best Places to Work For Disability Inclusion dal Disability Equality Index. Nel 2022, 1.093 dipendenti hanno beneficiato dei corsi di formazione dell’Accademia ArtLab e Fabbriche.

Alla fine dell’anno passato, 189 dei fornitori italiani di Gucci hanno avuto accesso a prestiti attraverso il programma ‘Sviluppo Filiere’ avviato nel 2020 con Intesa Sanpaolo, per un totale di 330 milioni di euro dal lancio dell’iniziativa, e oltre il 36% dei fornitori ad averne beneficiato.

Cresce il riutilizzo delle materie prime

Dal punto di vista ambientale, nel 2022 Gucci ha riutilizzato 350 tonnellate di avanzi di pelle, 298 tonnellate di avanzi di tessuto e 67 tonnellate di scarti metallici, donando 48mila metri di tessuto a cooperative sociali e Ong. Sono stati risparmiati 91.000 metri di pelle grazie al programma Gucci Scrap-less, per un totale di 329.434 metri quadrati dal momento del suo avvio nel 2018. Nel 2022 l’iniziativa ha consentito di risparmiare energia equivalente a 477 MwH, di evitare l’utilizzo di 75 tonnellate di sostanze chimiche, di evitare la produzione di oltre 73,4 tonnellate di rifiuti e di 5,8 milioni di litri d’acqua. Il tasso di tracciabilità delle materie prime è arrivato al 97%.

La quantità di cotone organico o riciclato è salita al 74% dal 61% dell’anno precedente, mentre l’uso di lana e cashmere di origine biologica, riciclata o responsabile è aumentato al 60% dal 47% del 2021. E’ stata adottata una maggiore quantità di pelle conciata senza metallo o cromo, che rappresenta il 49% della pelle totale nelle collezioni Gucci, rispetto al 40% dal 2021. E’ stata quasi raddoppiata la percentuale di seta organica (46% nel 2022), e mantenuto l’obiettivo del 100% di metalli preziosi di provenienza responsabile (argento riciclato, palladio riciclato e oro etico) e del 100% di carta proveniente da fonti boschive gestite in modo responsabile.

Rispetto al 2015, nel 2022 Gucci ha ridotto del 68% le emissioni assolute di gas serra negli Ambiti 1 e 2 del Greenhouse Gas Protocol, e ha ottenuto una riduzione del 55% delle emissioni di gas serra legate alla loro intensità nell’Ambito 3. E’ stato raggiunto l’obiettivo del 100% di energia rinnovabile per i negozi a gestione diretta in tutto il mondo.

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