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21 ottobre 2025

Olio toscano, sarà un’annata di scarsa produzione (-30%) con prezzi stabili

Debutta sulle bottiglie di olio Toscano Igp la fascetta anti-contraffazione e il Qr code per avere informazioni sul prodotto. Al via Buy Food.

Silvia Pieraccini
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Dopo il recupero dell’anno scorso, torna a contrarsi la produzione di olio extravergine da olive coltivate in Toscana, che occupano quasi il 15% della superficie agricola utilizzata (81.700 ettari su 560mila secondo Ismea). Nella campagna oleicola appena avviata si stima una riduzione di circa il 30% – a differenza di gran parte dell’Italia, dove la produzione crescerà – con rese delle olive abbastanza buone. La flessione toscana si lega all’andamento climatico sfavorevole: in giugno, quando sugli olivi avviene il passaggio da fiore a frutto, il caldo torrido ha interrotto il processo, seccando i fiori. A questo si aggiunge la mosca dell’olio, che quest’anno è diffusa in alcune zone della Toscana.

La stima è 140mila quintali di olio prodotto in Toscana

La previsione è che si passi da 200.000 quintali di olio prodotto nella campagna 2024-2025 a circa 140.000 quintali di quella in corso, di cui almeno il 30% destinato all’autoconsumo. Per il resto, circa 22-25mila quintali si stima saranno certificati olio toscano Igp, l’indicazione geografica protetta che prevede un processo produttivo da svolgersi interamente in Toscana. Anche per l’olio toscano Igp sarà un’annata di contrazione, visto che l’ultima campagna si è appena chiusa sfiorando i 35.000 quintali certificati, uno dei livelli più alti degli ultimi dieci anni.

L’altalena produttiva è normale per l’olio

Il consorzio di tutela dell’olio extravergine Toscano Igp segnala per questa campagna un “incremento medio delle rese di due-tre punti percentuali rispetto allo scorso anno” e sottolinea come l’altalena “rientri perfettamente nel ciclo produttivo dell’olivo”. I prezzi all’ingrosso restano stabili, sugli 11-11,50 euro al litro.

Fascetta anti-contraffazione per aumentare la trasparenza

La nuova annata segna anche il debutto del contrassegno anti-contraffazione stampato dal Poligrafico dello Stato, come si vede nella foto: una fascetta che abbraccerà il collo delle bottiglie di olio Toscano Igp, innalzando il livello di tutela dalla contraffazione, trasparenza e sicurezza. A questo si aggiunge il Qr code presente sul contrassegno, che permette di avere informazioni dalla pianta fino alla bottiglia, per accertare l’identità del prodotto.

L’aumento dei costi di produzione è una criticità

In questo modo, e grazie alla qualità che assicura, il consorzio dell’olio Toscano Igp punta a dribblare i dazi americani – il mercato Usa è il primo sbocco e assorbe circa il 40% – e a confermare l’appeal internazionale. “Ma i costanti aumenti dei costi di produzione sono una criticità per tutto il comparto, insieme con prodotti stranieri di bassissima qualità”, sottolinea il presidente del consorzio, Fabrizio Filippi. “La competitività di questo settore, così importante per la nostra agricoltura e la nostra alimentazione – aggiunge – dipenderà sempre di più dalla capacità degli olivicoltori di migliorare le tecniche di produzione e gestione delle olivete, ottimizzando e riducendo i costi di produzione, e investendo sulla qualità e sulle certificazioni come l’Igp, che sono un elemento di garanzia”.

Dop e Igp per valorizzare il settore agroalimentare

Proprio le certificazioni, sia Dop che Igp, sono uno dei motori su cui la Regione Toscana punta per valorizzare il settore agroalimentare, come è emerso in occasione dell’evento BuyFood che si è svolto oggi, 21 ottobre, alla Palazzina Reale di Santa Maria Novella. La Toscana conta oggi 90 prodotti Dop e Igp, di cui 32 alimentari (soprattutto a base di carne, pane e pasticceria, formaggi) e 58 vini. L’export dei prodotti alimentari Dop e Igp ha raggiunto i 94 milioni nel 2024, con una crescita del 18%.

Buy Food per mettere in contatto produttori toscani e compratori internazionali

BuyFood è una due-giorni di incontri tra aziende toscane che producono Dop, Igp, Agriqualità, biologico, prodotto di montagna e Pat (prodotti alimentari tradizionali) e compratori internazionali selezionati da PromoFirenze con l’obiettivo di stringere accordi commerciali. In questa edizione i produttori toscani sono 61 e i buyer stranieri sono 50, in arrivo da 22 Paesi. Una trentina di buyer il 24 ottobre parteciperà a un tour che prevede visite aziendali e approfondimenti sul territorio.

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Silvia Pieraccini

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