I cambi di passo sono pochi e parziali. Le città italiane, e quelle toscane in particolare, hanno ancora molta strada da fare per dirsi “green” e dunque virtuose nella qualità dell’aria, nei rifiuti prodotti e nella raccolta differenziata, nella dispersione idrica, isole pedonali, verde urbano, consumo di suolo, energie rinnovabili su edifici pubblici, uso del trasporto pubblico, tasso di motorizzazione, Ztl e piste ciclabili.
Il rapporto di Legambiente e Ambiente Italia
Considerando i 19 parametri monitorati nel rapporto annuale ‘Ecosistema’ di Legambiente e Ambiente Italia, arrivato alla 32esima edizione – condensato nella classifica pubblicata sul Sole 24 Ore di oggi, 20 ottobre – le città toscane sono ancora lontane dalla sufficienza, nonostante i miglioramenti messi a segno nell’ultimo anno dalla maggioranza di esse. Il miglior piazzamento è quello di Firenze, che sale dal 63esimo al 21esimo posto (su 106 province italiane), guadagnando 42 posizioni e conquistando 63,75 punti (la prima in classifica, Trento, ne ha 79,78, seguita da Mantova con 78,74 punti e da Bergamo con 71,82); seguono Pisa 27esima (62,93 punti, +14 posizioni rispetto all’anno scorso), Livorno 28esima (62,60 punti, +1 posizione) e Siena 30esima (62,37 punti, -4 posizioni rispetto all’anno scorso).
Pistoia peggiore toscana al 90esimo posto (su 106 province)
Arrivano dopo il 40esimo posto tutti gli altri capoluoghi di provincia toscani: Prato al 41esimo (58,52 punti, +16 posizioni), Lucca al 44esimo (57,83, +4 posizioni), Arezzo al 48esimo (57,08, -1 posizione), Grosseto al 68esimo posto (50,63 punti, +9 posizioni), Massa Carrara all’81esimo (46,73 punti, +10 posizioni) e Pistoia maglia nera al 90esimo posto (con 43,58 punti, +4 posizioni rispetto all’anno scorso).
Lucca prima in Italia per isole pedonali, Pisa virtuosa per Ztl e Tpl
Solo due città toscane si piazzano sul podio nelle classifiche parziali relative ai 19 parametri monitorati nei settori acqua, aria, ambiente, rifiuti, mobilità: Lucca spicca al vertice in Italia per isole pedonali (679 metri quadrati ogni 100 abitanti) e Pisa figura al terzo posto per Zone a traffico limitato (1.604 metri quadrati ogni 100 abitanti) e sempre al terzo posto per offerta di trasporto pubblico locale (61 km per vettura per abitante).
A Firenze 55 auto ogni 100 abitanti
Firenze è penalizzata dal fatto di disperdere ancora più di un terzo dell’acqua potabile immessa nelle reti idriche e dall’aumento delle auto circolanti ogni 100 abitanti: erano 50,7 nel 2016, sono salite a 55,3 nel 2025. “La transizione green è stagnante”, sintetizza il Rapporto. “I grandi centri urbani, che potrebbero dare il contributo più pesante alla sostenibilità ambientale, spesso faticano a rispondere alle emergenze urbane”.
Silvia Pieraccini