La filiera degli accessori metallici per il settore moda, al centro negli ultimi anni di decine di operazioni di M&A guidate da fondi d’investimento o da grandi gruppi, si arricchisce di un altro accordo: è quello stretto dall’azienda pratese Bluclad, fondata nel 2008 e attiva nelle soluzioni galvaniche per fibbie, zip, catene e borchie usate nella moda di lusso, per la cessione (entro dicembre prossimo) del 100% del capitale al colosso giapponese Ykk, leader globale nelle cerniere.
Vendono sia il fondo che i soci di minoranza
Bluclad finora era controllata al 55% da un fondo d’investimento entrato nel 2018 – Gioconda, filiale italiana di Lbo France – mentre il resto del capitale era dei fondatori Marco Eruli e Leandro Luconi (col 13,3% ciascuno), di Damiano Zito (ex socio della controllata Progold attiva nelle leghe per alta gioielleria, col 7,5%) e del manager Gabriele Gori (7,4%). Bluclad ha chiuso il 2024 con 22,9 milioni di fatturato, 738mila euro di utile e 54 dipendenti, sulla base dell’ultimo bilancio depositato. Progold, società vicentina acquisita da Bluclad nel 2021, ha chiuso il 2024 con 55,3 milioni di ricavi, 1,7 milioni di utile e 65 dipendenti. A livello consolidato il fatturato è 75,2 milioni di euro con 8,6 milioni di ebitda e 6,8 milioni di indebitamento finanziario netto.
Ykk rafforza la filiera e la leadership
Il valore dell’operazione non è stato reso noto. Ma Lbo France si dice molto soddisfatta dell’exit: “Questa operazione ci consente di generare un ritorno molto significativo per i nostri investitori, offrendo loro frequenti eventi di liquidità e una performance di grande valore”, afferma Arthur Bernardin, chief private equity officer di Polis sgr (che, attraverso il fondo Small Caps Opportunities, gestisce Gioconda). La crescita fatta in questi ultimi anni da Bluclad “nonostante la crisi del mercato del lusso”, secondo il manager, è legata al fatto di aver “sempre investito risorse significative per migliorare la sua posizione di leadership trainata da una capacità di ricerca e sviluppo eccezionale della squadra di management. Tale peculiarità è stata pienamente riconosciuta da YKK, che ha visto l’opportunità di rafforzare ancora di più la sua value proposition nel business del fastening”.
Silvia Pieraccini