Ancora un rinvio per le domande del bando “Innovazione strategica Moda” della Regione Toscana, finanziato con 11,5 milioni di euro di fondi europei (elevabili fino a 30 milioni) e destinato a dare sollievo alle micro, piccole e medie aziende di un settore strategico come la moda, che investono in progetti di innovazione di processo e/o innovazione organizzativa. Il bando era stato annunciato nei mesi scorsi, quando il Tavolo moda regionale era stato sollecitato con forza dalle richieste delle imprese, che reclamavano interventi rapidi per contrastare la crisi che ha colpito il settore a partire da fine 2023. Questo è il primo intervento regionale in tal senso.
Il bando partirà quattro mesi dopo l’approvazione
Approvato il 17 giugno scorso, integrato dalla Giunta regionale con nuovi indirizzi il 28 luglio, modificato il 7 agosto con (anche) il posticipo della data di presentazione delle domande al 1 ottobre, ieri (30 settembre), alla vigilia della partenza, il bando è stato rinviato ancora: questa volta la data per le domande è stata fissata al 15 ottobre, sempre alle ore 10. Essere tra i primi è fondamentale, perché il bando resterà aperto fino ad esaurimento delle risorse.
Sono arrivate tante richieste di chiarimenti
Il motivo del rinvio? Le tante richieste di chiarimenti arrivate alla Regione sul funzionamento della misura, richieste che hanno imposto integrazioni all’allegato 1 sul bando, all’allegato 1/A sulle spese ammissibili, all’allegato 1/I sui codici Ateco 2025, all’allegato 1/H sui beni materiali e immateriali, all’allegato 1/G sulla scheda progetto e indicatori. Sono state corrette incongruenze, inseriti chiarimenti e codici – come quello sul ‘commercio all’ingrosso di pelli e cuoio’, omesso per errore – aggiunte e rimosse voci. La conseguenza è che la piattaforma informatica di Sviluppo Toscana ora deve essere adeguata alle novità, per cui serve tempo.
L’investimento deve essere tra 200mila euro e 1,5 milioni
Si allungano dunque i tempi per ottenere contributi a fondo perduto, in percentuale variabile a seconda del tipo di investimento (l’aiuto non può comunque superare l’80% del costo totale ammesso). Il progetto di innovazione deve prevedere un investimento minimo di 200mila euro e massimo di 1,5 milioni di euro e deve riguardare l’innovazione di processo (adozione di un nuovo metodo di produzione o distribuzione o miglioramento significativo di metodi esistenti con cambiamenti rilevanti nelle tecniche operative, nelle attrezzature utilizzate o nei software impiegati) o l’innovazione organizzativa (nuove modalità di gestione che riguardino l’organizzazione del lavoro all’interno dell’impresa o le sue relazioni con clienti, fornitori, partner, attraverso l’utilizzo di tecnologie digitali innovative).
Silvia Pieraccini