21 giugno 2025

Logo t24Il quotidiano Economico Toscano
menu
cerca
Cerca
Industria

23 maggio 2025

Moda, la filiera degli accessori metallici rischia di perdere le piccole aziende

L’allarme sulla scomparsa delle competenze specialistiche in uno studio di Ambrosetti. Che ipotizza uno scenario preoccupante.

Silvia Pieraccini
Una lavorazione di accessori metallici dell'azienda Metalplus

Una lavorazione di accessori metallici dell'azienda Metalplus

Sembrava che per gli accessori metallici destinati al settore moda – dalle fibbie alle borchie, dalle chiusure alle catene – la soluzione per aggirare le difficoltà di mercato fosse quella delle aggregazioni, che sono state copiose negli ultimi 6-7 anni, promosse soprattutto da fondi d’investimento. Sono nati così gruppi industriali specializzati in diverse fasi della lavorazione del metallo, come Mtwh (riunisce nove aziende), Minerva Hub (21 aziende) e Altofare (10 aziende), che hanno inglobate molte realtà toscane, capaci di servire i grandi brand con un’organizzazione più solida e maggiore capacità finanziaria, che assicura più investimenti.

Il rischio è che, con la scomparsa delle piccole aziende specializzate, i brand spostino la produzione altrove

In realtà le dimensioni maggiori non hanno messo totalmente al riparo dalla crisi che, dalla fine del 2023, ha colpito i settori pelletteria e calzature, principali destinati degli accessori metallici. “Ma hanno permesso di gestire le sfide di mercato in modo più efficace”, afferma uno studio sulla filiera dell’accessorio metallico realizzato da The European House-Ambrosetti (Teha) e presentato a Firenze al summit annuale di Physis, il consorzio che riunisce una cinquantina di aziende italiane della filiera dell’accessorio metallico. “Le imprese piccole e micro a vocazione artigianale si trovano oggi in crescente difficoltà – afferma lo studio – col rischio di perdere competenze specialistiche, a forte manualità, che nei periodi di picco della domanda fungono da prezioso polmone produttivo, garantendo flessibilità e continuità nei volumi”. Come già ipotizzato in un analogo studio fatto da Teha per il settore pelletteria, il rischio è dietro l’angolo: “Senza questa rete diffusa di supporto il rischio è che i brand, in particolare quelli francesi, siano costretti a rivedere le proprie strategie di approvvigionamento, spostando progressivamente la produzione verso altri Paesi più competitivi“.

Difesa del ‘sapere fare’ e trasmissione ai giovani

Dunque la prima strategia da mettere in atto è la difesa e la trasmissione ai giovani del ‘saper fare’ italiano che, se disperso, “potrebbe compromettere la capacità di una rapida ripresa e di affrontare le nuove sfide del mercato”. La filiera tricolore dell’accessorio metallico, secondo le stime Teha, è passata da un fatturato 2019 (pre-Covid) di 1.485 milioni di euro al record 2022 di 2.118 milioni, per poi scendere nel 2023 (2 miliardi) e ancor più nel 2024. La redditività si è mantenuta stabile nel tempo, con margini tra il 15 e il 16%

.

Autore:

Silvia Pieraccini

Potrebbe interessarti anche

Articoli Correlati


Industria

19 giugno 2025

Impianto targato ErreDue per l’idrogeno verde della ex Ittierre in Molise

Leggi tutto
Industria

17 giugno 2025

Sofidel (carta igienica) compra altre quattro fabbriche in Usa

Leggi tutto
Industria

06 giugno 2025

Metinvest Adria, obiettivo fine 2028 per produrre acciaio a Piombino

Leggi tutto

Hai qualche consiglio?

Scrivi alla nostra redazione

Contattaci