I nastri adesivi della Magis di Cerreto Guidi (Firenze), quotata dal dicembre 2022 sul mercato Euronext Growth Milan di Borsa Italiana, dribblano la stagnazione del mercato di riferimento e riprendono a marciare in direzione della crescita, dopo il calo di fatturato registrato nel 2023: nel primo semestre dell’anno i ricavi dell’azienda salgono a 43,8 milion di euro (+3,6%), il margine operativo lordo (ebitda) tocca gli otto milioni (+1,6%), il risultato netto si attesta su 4,5 milioni (+1,3%). I risultati, approvati dal consiglio di amministrazione, indicano un indebitamento finanziario netto di -6,9 milioni.
Il mercato dei nastri adesivi è particolarmente competitivo
Estremamente soddisfatti si dicono il presidente e il ceo di Magis, Marco Manzi e Mattia Blengini: “Guardiamo avanti con ottimismo – affermano – consapevoli che le basi solide su cui poggiamo ci consentiranno di affrontare con successo le sfide future e di continuare a creare valore per tutti i nostri stakeholder”. L’incremento delle vendite – si sottolinea – avviene in un contesto particolarmente competitivo nel settore dei nastri adesivi, unito a un forte sviluppo dei sistemi di chiusura per pannolini e assorbenti, di cui Magis è leader sul mercato italiano. L’azienda produce anche nastri adesivi per imballaggi, nastri adesivi isolanti per settori industriali e nastri adesivi stampati e personalizzati.
Marginalità superiore ai competitor del settore
“L’azienda ha mantenuto una performance stabile e positiva – afferma un comunicato – registrando una crescita sostenuta nonostante l’aumento dei costi operativi, in particolare quelli legati al personale. Questi costi sono aumentati per far fronte alla crescente domanda del mercato e per sostenere gli investimenti in capitale umano necessari per la crescita. Tuttavia, la capacità dell’azienda di incrementare i ricavi e
di ottimizzare i costi non direttamente legati alle operazioni principali ha permesso di mantenere
sia la marginalità lorda che quella netta in linea con il consensus del mercato, e superiori rispetto ai
competitor del settore”.
Silvia Pieraccini