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Territorio

02 agosto 2024

Il sindaco di Pontedera: “La città è viva e attrattiva, aumentano le imprese e i residenti”

“Proponiamo l’instaurazione di un salario minimo comunale, per appalti pubblici e concessioni demaniali”.

Silvia Gigli

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Matteo Franconi, sindaco di Pontedera

Matteo Franconi, sindaco di Pontedera

Matteo Franconi, classe 1977, è al suo secondo mandato da sindaco di Pontedera. Al ballottaggio del 24 giugno scorso è stato riconfermato con il 53,98% contro il suo sfidante, Matteo Bagnoli. Come è accaduto con altri sindaci toscani, vogliamo parlare con lui della situazione economica del suo territorio.

Quale ritiene sia la situazione economica del suo territorio? 

E’ una situazione di grande dinamicità. Pontedera ha chiuso il 2023 col segno più sul fronte delle imprese e lo ha fatto con numeri veramente importanti. I dati forniti dalla Camera di Commercio Toscana nord ovest collocano la città di Pontedera al secondo posto, a livello provinciale, per numero complessivo di attività. Al 31 dicembre 2023 sono 3.634 le imprese registrate in totale, con 222 nuove iscrizioni e 194 cessazioni, che portano ad un saldo positivo di crescita dello 0,8% in più rispetto al periodo precedente. Le principali voci di attività economiche hanno tutte il segno positivo. Il commercio all’ingrosso e al dettaglio è il primo settore del territorio pontederese con 1.059 attività e un tasso di crescita sul 2023 di +1,4%. Seguono le costruzioni con 499 imprese registrate, le attività manifatturiere ( 282 con +2,2% ), le 268 attività di servizi di alloggio e ristorazione e quelle immobiliari. Il quadro che emerge è quello di una città viva e attrattiva, di una città che proprio lo scorso anno è cresciuta nel numero di residenti, superando quota 30mila e che ha un tessuto imprenditoriale che crede e investe sul territorio. Ricerca, conoscenza, formazione, laboriosità sono veramente nel dna di Pontedera, vero e proprio punto di riferimento di un’area molto vasta sul fronte del lavoro”.

Quali criticità ha potuto toccare con mano? 

La storia di Pontedera è fatta di ingegno e fatica e si è costruita nella sintesi tra il coraggio dell’impresa e la dignità del lavoro. E proprio questo è un punto fondamentale che non va scisso. Se per le imprese i temi centrali restano quelli legati alla lotta alla burocrazia, alla riduzione della pressione fiscale, agli investimenti da compiere sul territorio in un quadro strategico e di collaborazione con i governi locali, è necessario allo stesso tempo rivendicare i principi cardine su cui basare e orientare qualsiasi azione politica che riguardi il tema centrale del lavoro. Dignità, diritti, sicurezza, contrasto alla precarietà e al lavoro nero. Ribadiamo con chiarezza e senza tentennamenti che servono strumenti normativi e risorse economiche per evitare che la flessibilità eccessiva e prolungata finisca, come spesso purtroppo accade, in precarietà. E sul lavoro delle donne, chiaramente, non possiamo più tollerare la disparità di salari o le mancate opportunità che possano permettere la conciliazione tra i tempi di lavoro e di vita personale.

Quali sono in questo senso le priorità del suo mandato? 

Pontedera è e vuole confermarsi il centro attrattore del sistema locale della Valdera grazie alla sua vocazione manifatturiera e ad una ricca offerta di servizi: scuole, ospedale, servizi commerciali e per il tempo libero, servizi di trasporto. Il lavoro di squadra è perciò fondamentale e lo vogliamo fare avendo ben presente che una città di poco più di 30mila residenti accoglie ogni giorno un numero doppio di persone e dunque necessita di prestazioni pubbliche di quantità e qualità superiori. Dal punto di vista del lavoro proponiamo l’instaurazione di un salario minimo comunale, per appalti pubblici e concessioni demaniali, che è l’inizio di un percorso volto a dare dignità e spessore ad un mondo su cui il nostro ordinamento nazionale e la nostra società sono fondati.

Ha intenzione di attivare azioni con l’Europa per le questioni maggiormente a rischio?

Un Comune agisce con i livelli superiori: la Provincia, la Regione, lo Stato e ovviamente sta dentro le regole dell’Unione Europea. Tramite l’Europa abbiamo avuto accesso a oltre 15 milioni di euro di finanziamenti Pnrr, che ci hanno consentito di aprire finora numerosi cantieri su opere pubbliche. I due più importanti sono quelli per un nuovo impianto natatorio e un polo dell’infanzia. I cantieri stanno marciando nei tempi e siamo fiduciosi. Accanto a questo abbiamo importanti progetti in atto per il Pnrr digitale e anche su questo Pontedera è in pole position nella sfida per l’innovazione e la semplificazione. 

Quali investimenti prevede per ridare ossigeno al territorio?

Molti sono stati fatti e molti sono in programma. Uno su tutti è quello di prevedere agevolazioni (ad esempio riduzione dell’Imu) per quegli spazi dati in locazione a giovani imprese nascenti, a fronte di canoni competitivi offerti ai conduttori. Una iniziativa che potrebbe creare l’effetto indotto di una ulteriore e cospicua presenza di utenti che potranno beneficiare dei servizi commerciali e contribuire alla vitalità del centro. C’è poi necessità di intervenire sulle infrastrutture. Penso che sia fondamentale la realizzazione della terza corsia nel tratto pontederese della Fi-Pi-Li e per questo c’è necessità di un dialogo costante e collaborativo con le scelte strategiche che saranno compiute dalla Regione Toscana, per dare risposte concrete ai cittadini e alle imprese che usano l’arteria quotidianamente.

Cosa prevede per innovazione e semplificazione?

La nostra agenda digitale ha visto cablare per intero la città con la fibra ottica e attivare on line le certificazioni, lo sportello edilizia e le pratiche di residenza. Stiamo potenziando ed estendendo la rete wi-fi gratuita nel capoluogo, cambieremo a breve l’impostazione del sito internet del Comune per renderlo più fruibile per l’utenza e stiamo dando una svolta smart su sosta e mobilità. In prospettiva arriveranno, tra le altre cose, l’accesso digitale a tutti i servizi del comune con una unica app e la digitalizzazione dell’archivio delle pratiche edilizie.  

La burocrazia è un male antico, prevedete qualcosa per facilitare la vita alle imprese? 

Sempre più semplificazione burocratica e la creazione di uno sportello chiamato “Impresa Amica” che si occupi delle pratiche burocratiche e provveda ad informare le persone anche sugli eventuali incentivi messi a disposizione dall’amministrazione comunale, sui bandi ai quali accedere, sulle forme di finanziamento agevolato previste per ogni settore. Aggiungo che Pontedera è riuscita a costruire una prospettiva di crescita grazie a progetti ambiziosi e alla capacità di tenuta del tessuto sociale. La presenza di una rete diffusa di servizi di qualità, la presenza di presidi sociali e la vivacità del tessuto associativo, come delle Istituzioni territoriali, che l’amministrazione ha sostenuto con risorse e politiche, hanno consentito di tutelare le fasce più deboli e mantenere una coesione sociale basata sull’equità. Possiamo dire che ogni ostacolo incontrato è stato trasformato in opportunità che hanno portato alla realizzazione di nuove infrastrutture su cui costruire prospettive di sviluppo e nuove opportunità per tutto il territorio. E tra queste ci sono quelle per le imprese aperte al nuovo che accettano le sfide della globalizzazione e della sostenibilità ambientale. 

La popolazione invecchia, come possiamo essere attraenti per giovani “talenti”? E come possiamo far sì che questi talenti troviamo interessante stabilirsi a Pontedera? 

Lo abbiamo chiamato il “Miglio dell’Innovazione”. Il tema dello sviluppo e del lavoro, anche e soprattutto della manifattura, della meccanica di precisione, del comparto industriale dell’automotive, passa attraverso la coniugazione con alcune parole d’ordine quali ricerca, innovazione tecnologica, sapere, formazione, cultura. Ecco perché abbiamo deciso di rafforzare l’ecosistema lungo l’asse Piaggio provando a coniugare lavoro e nuove tecnologie, diritti dei lavoratori e qualificazione costante. Si tratta di un comparto urbano popolato proprio da giovani che possano trovare proprio a casa loro occasioni e potenzialità per trarre dalle sfide dei cambiamenti tecnologici, economici e sociali le opportunità di occupazione ed esser protagonisti dello sviluppo della propria città.

Oltre al colosso Piaggio, che comunque ha i suoi momenti di stallo dovuti anche al ciclo economico internazionale, quali possono essere i settori secondo lei più appetitosi per investimenti e nuovi posti di lavoro? 

E’ il momento di capitalizzare quello straordinario sistema della formazione, della ricerca, del sapere e dell’innovazione tecnologica composto da soggetti, luoghi, e imprese di eccellenza: la ricerca accademica di qualità e l’Istituto di BioRobotica della Scuola Superiore Sant’Anna, l’incubatore d’impresa – Pont-Tech per la promozione ed il trasferimento di tecnologie a favore delle Pmi del sistema produttivo locale, i laboratori d’eccellenza, l’istituto di moda – Modartech accreditato dal Miur, il Centrum Sete Sois Sete Luas, un centro culturale di profilo internazionale presente in oltre 20 Paesi, il Museo Piaggio, uno dei più importanti musei d’impresa ed il più grande e completo museo italiano dedicato alle due ruote e al mito della Vespa, la biblioteca comunale Giovanni Gronchi, il centro di competenze ARTES 4.0 e l’Atelier della Robotica il cui cantiere è in fase di ripartenza. La presenza di queste realtà di punta nella ricerca e nell’innovazione tecnologica potrebbe supportare l’amministrazione nell’obiettivo di dare nuova vita a spazi artigianali o commerciali anche inutilizzati e dismessi per ospitare aziende spin-off della ricerca.

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Silvia Gigli

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