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Startup

23 gennaio 2024

Hubble, al via l’ottava edizione del programma di accelerazione di startup innovative

Hubble è uno dei programmi di accelerazione per startup più conosciuti in Italia e noto anche a livello europeo ma anche mondiale.

Silvia Gigli
Il gruppo di Hubble 8

Il gruppo di Hubble 8

Hubble procede spedita e arriva alla sua ottava edizione del programma di accelerazione per startup innovative. L’iniziativa, realizzata grazie a Fondazione CR Firenze e Nana Bianca in collaborazione con la Fondazione per la ricerca e l’innovazione, ha contribuito a creare un vero e proprio ecosistema dell’innovazione, a disposizione della città di Firenze e della Toscana in generale.

All’interno dell’Innovation Center in Piazza di Cestello, infatti, negli anni sono state accelerate 128 startup che hanno contribuito a creare 1.210 nuovi posti di lavoro, il 47% dei quali su Firenze (569 assunzioni).

Quali saranno i progetti per l’ottava edizione? Nuove applicazioni di intelligenza artificiale, strumenti al servizio della salute o nuove soluzioni ecosostenibili? Lo scopriremo questa mattina durante l’evento di kick off quando le nuove startup selezionate si presenteranno alla città.

Un punto di riferimento per startup digitali

Hubble è uno dei programmi di accelerazione per startup più conosciuti in Italia e noto anche a livello europeo. Si rivolge a persone fisiche organizzate in team, a startup e Pmi innovative che vogliono sviluppare il loro prodotto o servizio nei settori della Cybersecurity, delle Smart City Solutions, Intelligenza Artificiale, Energy, Circular Economy, e Bioinformatica.

Ogni startup selezionata riceve un contributo in denaro (in questa edizione 60.000 euro, un contributo che può arrivare a 100.000 euro in base alle performance), può contare su una mentorship di alto profilo, quattro mesi di sessioni di formazione, il meglio dei servizi digitali per lo sviluppo del business e soprattutto entrare nell’ecosistema di innovazione di Nana Bianca e dell’ecosistema dell’innovazione fiorentino.

I progetti più interessanti vengono presentati davanti a una commissione di esperti che procede a selezionare le startup che accedono a un percorso di formazione imprenditoriale con più di 50 mentor. Il metodo Hubble prevede frequenti incontri one to one e business review mensili a cura di Nana Bianca e Fondazione per la Ricerca e l’Innovazione dell’Università di Firenze.

La storia di Hubble e il suo impatto sul territorio

L‘impatto socio-economico sul territorio del l’ecosistema dell’innovazione fiorentino nato da Hubble (precursore di altri programmi di accelerazione dell’Innovation Center) è importante.

I dati aggregati (Hubble e gli altri programmi di accelerazione dell’Innovation Center) parlano di 4 milioni di euro di investimenti fatti in grant; 1210 nuovi posti di lavoro, il 47% dei quali su Firenze (569 persone); 3.300 euro il costo per la creazione e di un posto di lavoro; numero totale di startup supportate: 128 (44 quelle di Hubble) di cui success rate: 86%, exit rate 7,8%, failure rate 13%, 61 rimangono su firenze (47,6%); ore di mentorship alle startup: +1200.

Nana Bianca ha supportato i progetti investendo in questi anni oltre 7,5 milioni di euro in capitale nelle startup dell’ecosistema. 

Per quanto riguarda l’impatto culturale annuale sulla città: eventi nell’Innovation center di FCRF: +130; partecipanti: +4500; engagement medio per evento: +60 persone; ore di formazione erogate +250.

Hubble è cresciuto negli anni fino a diventare un punto di riferimento nazionale, e non solo, per i giovani imprenditori che vogliono sviluppare prodotti in settori all’avanguardia, come la sharing economy, servizi smart city solutions, strumenti digitali al servizio della salute o lavorare con l’intelligenza artificiale o l’internet delle cose: sono oltre 2.000 le candidature ricevute dalla prima edizione da founder per la maggior parte under 30, il 26% delle startup candidate ha sede fuori dei confini nazionali (il 12% dall’Europa, il 6% dall’Asia, il 4% dall’Africa, il 4% dall’America).

Alcune imprese sostenute con Hubble

Con il programma Hubble sono state sostenute imprese che hanno conquistato una propria notorietà sul mercato e stanno ancora crescendo. Ne ricordiamo alcune: Rifò, circular economy startup con distribuzione e vendita online di abbigliamento in cashmere, cotone e seta; Easypol, che ha lanciato la prima app mobile fintech con cui gestire i pagamenti verso la PA e monitorare le proprie finanze con un unico wallet; Vitamina, la prima piattaforma italiana online che personalizza gli integratori alimentari; Labsitters, un progetto destinato ai bambini per imparare velocemente le lingue; Roomless, una piattaforma che opera nel settore degli affitti immobiliari; Etailing, che aiuta le aziende a guadagnare visibilità sui marketplace come Amazon; Schoolr, piattaforma che offre servizi di ripetizioni online; Loqui, piattaforma online che offre agli utenti la possibilità di creare un percorso di consulenza psicologica personalizzato; Purilian, startup che utilizza l’Intelligenza Artificiale per comporre musica personalizzata in tempo reale per ambienti di vendita.

L’impatto delle startup sull’economia locale. Cosa fare?

Le startup hanno un impatto eccezionale – spiega Alessandro Sordi, ceo di Nana Bianca – che ancora non è del tutto misurato in ambiente economico e scientifico. Però noi abbiamo tentato di fare un primo dato consolidato dopo dieci anni di questo mestiere. Oggi considerate che ogni posto di lavoro creato da una startup crea almeno dieci posti di lavoro nell’indotto. Hubble, questo programma di accelerazione, in otto edizioni ha creato sulla città di Firenze 546 posti di lavoro su 1200 in totale. questo è un dato eccezionale perché gli investimenti fatti dai promotori tutto sommato sono modesti, si parla di qualche milione di euro. Quindi il rapporto tra investimenti fatti e posti di lavoro creati è molto efficiente, quindi l’impatto è sulla cultura, sulla città, sui posti di lavoro creati e sulla generazione di valore in generale. Le startup oggi hanno un processo di crescita tutto sommato lento: ci vogliono quattro o cinque anni per arrivare a maturità, ma una volta che il progetto arriva, il dato di successo è dell’86%”.

Cosa pensa delle difficoltà incontrate dalle startup in Toscana? “Questo è un bel tema perché per attirare le startup o i loro talenti devi creare un territorio e un’economia che in qualche modo sia accogliente per le nuove imprese. E purtroppo la Toscana non è così accogliente, considerato che venire a lavorare a Firenze per un team di una startup è costoso, benché la qualità della vita sia alta e le strutture efficienti. Dovremmo quindi creare, come hanno fatto altre città, le condizioni per attrarre talenti e di conseguenza arriveranno le startup e gli investitori, che sono i tre elementi della ricetta: persone, progetti e soldi. devi attrarre queste tre cose per far rinascere il territorio dal punto di vista industriale”.

I partner: sostegno per un punto di riferimento consolidato

“Confermiamo il nostro sostegno a un’iniziativa che per promuove idee destinate a portare innovazione e ad avere un alto impatto sul nostro territorio – commenta il direttore generale di Fondazione CR Firenze, Gabriele Gori – All’Innovation Center di Fondazione CR Firenze abbiamo la possibilità di accogliere i giovani talenti e orientarli contribuendo così a sostenere una cultura imprenditoriale attenta alle nuove tecnologie”.

“Quando Hubble è partito sette anni fa era davvero un esperimento, un laboratorio destinato ai giovani che volevano fare impresa – commenta Alessandro Sordi, co-founder e ceo di Nana Bianca – Oggi possiamo dire che quell’esperimento è servito da modello per altri acceleratori che nel frattempo sono nati in tutta Italia e da noi il programma è cresciuto riuscendo a selezionare team sempre più competenti e solidi capaci di realizzare progetti sempre più avanzati. Nell’ultima edizione abbiamo introdotto molte novità sia nel sistema di selezione, sia nella fase successiva alla mentorship e all’accelerazione, posso affermare che Hubble è uno dei programmi più concreti di reale creazione di valore per i founder e per gli investitori e il modello che noi applichiamo oggi a Firenze sarà di nuovo un riferimento per il settore nel futuro”.

“È con grande piacere ed entusiasmo che proseguiamo con il nostro impegno in Hubble, il programma di accelerazione per startup che giunto alla sua ottava edizione è divenuto ormai un elemento fondamentale e strutturale nell’ecosistema metropolitano fiorentino dell’innovazione – afferma il Prof. Marco Pierini, presidente della Fondazione per la ricerca e linnovazione -. Continueremo a supportare i talenti del nostro territorio, coinvolgendo costantemente il mondo della ricerca al fine di attivare competenze altamente specializzate a servizio delle nuove realtà imprenditoriali che qui hanno deciso di svilupparsi”.

Autore:

Silvia Gigli

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