Slitta all’autunno inoltrato la ricapitalizzazione di Firenze Fiera: se l’assemblea ordinaria ha approvato il piano industriale 2025-28 dell’ente fieristico, varato a metà giugno dal consiglio d’amministrazione, l’assemblea straordinaria è stata rinviata a data da destinarsi. Proprio l’assemblea straordinaria avrebbe dovuto avviare le procedure per l’aumento di capitale da 6,350 milioni di euro previsto dal piano industriale: ma a differenza di Regione Toscana e Camera di commercio di Firenze, che hanno già recepito il piano con apposite delibere, Comune e Città metropolitana di Firenze devono ancora recepirlo con passaggi ad hoc in consiglio.
Non a caso, in assemblea ordinaria di Firenze Fiera, erano assenti i rappresentanti proprio di Comune e Metrocittà, privi di un mandato per poter dare il via alla ricapitalizzazione. Tenendo conto della pausa agostana, il piano industriale sarà esaminato a Palazzo Vecchio e Palazzo Medici Riccardi non prima della fine del mese di settembre, forse a inizio ottobre: questo può far slittare l’avvio dell’aumento di capitale a dopo le elezioni regionali, per le quali non è ancora stata fissata la data – sebbene il 12 ottobre rimanga l’ipotesi di lavoro più gradita a Palazzo Strozzi Sacrati. Mentre l’intenzione della Regione era quella di procedere in tempi rapidi a un’operazione che, peraltro, accrescerebbe la sua quota all’interno della società.
Il programma dell’aumento di capitale, secondo quanto comunicato da Firenze Fiera, comprende tra le altre cose la realizzazione di tensostrutture in Fortezza da Basso per compensare la diminuzione degli spazi in ragione dei lavori in essere, oltre a investimenti sull’innovazione tecnologica e digitale, al fine di aumentare la qualità e la competitività del quartiere fieristico. (lt)