Una cerimonia che mette d’accordo tutti, dagli schieramenti politici alle imprese fino all’autorità portuale, come un auspicato punto di svolta in una vicenda lunga e complessa: la posa della prima pietra per le opere in mare della Darsena Europa, nel porto di Livorno, è stata celebrata oggi dal commissario per la realizzazione dell’opera, Luciano Guerrieri, dal presidente della Regione Toscana Eugenio Giani e dal sindaco Luca Salvetti.elle
Dopo l’avvio delle opere marittime, in seguito alla delibera della Regione di una settimana fa e alla successiva approvazione del progetto esecutivo, si dovrà definire la partita del project financing relativo al terminal contenitori: se ne occuperà il presidente designato dell’Autorità portuale del Mar Tirreno settentrionale, Davide Gariglio.
“Un salto di qualità per il porto di Livorno”
“Inauguriamo la consegna dei lavori a mare – ha spiegato Guerrieri – ovvero le opere marittime di difesa dell’ampliamento del porto di Livorno, cioè la realizzazione di un molo foraneo di 4,4 km che sarà accompagnato da altri 3 km di moli interni per contenere gli escavi della nuova darsena”. Nel frattempo stanno continuando i lavori di consolidamento della prima vasca di colmata premesse per il futuro terminal contenitori. “Con questi lavori – aggiunge il commissario – Livorno potrà accogliere le grandi navi provenienti dai mercati del Sud est asiatico e intercettare nuovi flussi di traffici internazionali. Sono convinto che questa opera farà fare il salto di qualità non solo al porto di Livorno ma anche al sistema portuale italiano”.
Attualmente 550 milioni di euro rappresentano il quadro economico attuale per la Darsena Europa: tutte risorse pubbliche, ha ricordato Guerrieri, sottolineando che circa cinque anni di lavori si potranno ridurre a 4 anni e mezzo perché il raggruppamento di imprese ha anticipato di sei mesi la chiusura lavori: in campo Sidra, Fincantieri Opere Marittime, Sales e Fincosit. “Quando si mette la prima pietra vuol dire che la darsena si fa”, esulta speranzoso Salvetti, secondo cui “Livorno con questa opera sarà capace di attirare nuovi mercati mondiali, un ritorno economico ma anche occupazionale per la città”.
Un coro di soddisfazione (e un appello al governo)
“Lo dico, non ci ferma nessuno: Livorno avrà la Darsena Europa, se qualcuno pensa qualcos’altro ci impegneremo tutti e con tutti in questo nostro gioco di squadra per la realizzazione di questa opera”, ha affermato Giani, sottolineando che “è un’opera statale, ma ci mettiamo volentieri dei nostri fondi perché quest’opera significa lo sviluppo di Livorno e della Toscana. La navigazione sta ritornando ad essere una delle modalità più importanti di interscambio nel mondo. Livorno con questa opera entra nel novero dei grandi porti internazionali. Il pescaggio, da dodici metri e mezzo, arriverà a venti metri”.
Per la deputata forzista Chiara Tenerini “si apre una nuova fase per Livorno, la Toscana e tutto il sistema portuale italiano. Dopo anni di annunci e rinvii, oggi parliamo di cantieri aperti, investimenti concreti e visione industriale. E questo è merito del Governo Meloni, che ha rimesso al centro le infrastrutture strategiche e il ruolo dell’Italia nel Mediterraneo”. E ‘chiama’ il governo l’assessore regionale alle infrastrutture, Stefano Baccelli: “Vi è adesso la necessità – dice – di valorizzare appieno le infrastrutture ferroviarie di supporto per il trasporto merci. Il governo Meloni deve rifinanziare il bypass di Pisa per Vada, via Collesalvetti, che il governo Draghi aveva finanziato con circa 300 milioni di euro”.
Leonardo Testai