Si terrà il 10 novembre la prima seduta del nuovo Consiglio regionale della Toscana. Lo ha annunciato il presidente della Regione, Eugenio Giani, dopo la proclamazione ufficiale degli eletti da parte della Corte d’Appello. L’assemblea sarà presieduta dal consigliere anziano, Enrico Tucci (FdI), e si aprirà con l’elezione del presidente del Consiglio e dell’ufficio di presidenza.
Nella stessa data, Giani comunicherà anche la composizione della nuova giunta regionale, oggetto fin qui di nuove ipotesi ogni giorno. “Comunicherò i nomi, non le deleghe – ha detto -, che saranno invece oggetto di una delibera di giunta, quando questa si riunirà per la prima seduta”. Il governatore presenterà inoltre la sua prima relazione programmatica, illustrando “degli indirizzi programmatici” su cui il Consiglio avrà 15 giorni per il confronto, prima di tornare a riunirsi per la discussione. L’obiettivo, ha spiegato Giani, è di imprimere subito un ritmo serrato ai lavori. “Convocando l’aula il 10 novembre per l’insediamento e i primi adempimenti – ha osservato -, ce la facciamo a programmare per prima di Natale l’approvazione del bilancio, che sarà il primo vero argomento del Consiglio”.
Toscana Rossa fuori, Bundu annuncia il ricorso
Il nuovo Consiglio vede la maggioranza composta da 15 eletti del Pd, affiancati da Casa Riformista (4 consiglieri), Avs (3) e M5s (2). All’opposizione siederanno 13 rappresentanti di FdI – nel caso in cui Alessandro Tomasi, candidato del centrodestra, opti per il Consiglio lasciando la poltrona di sindaco di Pistoia -, due di Forza Italia e uno della Lega. Fuori dall’aula del Consiglio regionale resta invece la lista Toscana Rossa, che ha annunciato ricorso al Tar contro l’esclusione. La candidata alla presidenza Antonella Bundu ha definito “ingiusta” la mancata rappresentanza dei 72.320 elettori della coalizione di sinistra, dichiarando che “questa legge elettorale va cambiata” e che “faremo ricorso”. Il ricorso potrebbe prevedere anche la richiesta di una sospensiva che, se concessa, potrebbe bloccare temporaneamente l’insediamento del Consiglio fino alla decisione del Tar sulla legittimità della proclamazione.
Giani di primo acchito esclude che vi siano le condizioni per sospendere l’iter. “La situazione di possibili ricorsi, che sono del resto anche molto frequenti, non inficia l’iter che ci siamo dati” e dunque “non c’è nessun motivo per poter sospendere un iter che a questo punto è legittimato dall’atto della Corte d’Appello”. La sospensiva, ha detto, può essere concessa solo in presenza del cosiddetto “fumus boni iuris”, ossia quando il giudice amministrativo ritiene che esista un pericolo di danno concreto e immediato derivante dall’atto impugnato. “In questo caso – osserva – non vedo pericolo di danni: al contrario, se noi sospendiamo i lavori del Consiglio ci troviamo a non poter approvare il bilancio, e quindi procedere con un nocumento grave nei confronti della vita dell’organo democratico”.
I consiglieri regionali eletti
Partito Democratico (Pd)
Brenda Barnini, Simone Bezzini, Matteo Biffoni, Filippo Boni, Bernard Dika, Alessandro Franchi, Eugenio Giani, Gianni Lorenzetti, Leonardo Marras, Antonio Mazzeo, Iacopo Melio, Alessandra Nardini, Mario Puppa, Simona Querci, Serena Spinelli, Andrea Vannucci.
Casa Riformista
Francesco Casini, Federico Eligi, Stefania Saccardi, Vittorio Salotti.
Alleanza Verdi Sinistra (Avs)
Lorenzo Falchi, Diletta Fallani, Massimiliano Ghimenti.
Movimento 5 Stelle (M5s)
Irene Galletti, Luca Rossi Romanelli.
Fratelli d’Italia (FdI)
Marcella Amadio, Alessandro Capecchi, Jacopo Cellai, Vittorio Fantozzi, Claudio Gemelli, Marco Guidi, Chiara La Porta, Luca Minucci, Diego Petrucci, Alessandro Tomasi, Enrico Tucci, Gabriele Veneri, Matteo Zoppini.
Forza Italia (Fi)
Jacopo Maria Ferri, Marco Stella.
Lega
Massimiliano Simoni.
Leonardo Testai