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19 luglio 2025

Confindustria Toscana Sud rilancia l’allarme infrastrutture

L’associazione lamenta “casi di assoluta gravità” che “mettono a repentaglio sicurezza e tenuta economica dei territori”.

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La situazione delle infrastrutture nelle province di Arezzo, Siena e Grosseto è ancora lontana dal livello auspicato dal mondo dell’impresa: è il quadro che emerge dal report di Confindustria Toscana Sud sulla situazione generale delle infrastrutture delle aree della Toscana meridionale. E proprio ad Arezzo è attesa per lunedì 21 luglio la terza tappa del roadshow della Regione Toscana dedicato al monitoraggio del Priim, il Piano regionale integrato infrastrutture e mobilità, con focus specifici su progetti ed interventi in corso a cui seguirà un dibattito con enti, istituzioni ed associazioni del settore.

C’è bisogno di “infrastrutture sicure ed efficienti” perché “le imprese e i territori possano portare avanti la sfida economica e sociale del futuro”, afferma il presidente di Confindustria Toscana Sud Fabrizio Bernini, secondo cui “ancora una volta emergono dal nostro attento report casi di assoluta gravità, ritardi, inadeguatezza. Non possiamo tollerare tali prospettive ingessate che mettono sempre più a repentaglio la sicurezza e la tenuta economica dei nostri territori. Questo report fotografa senza mezzi termini, ed elenca priorità e fattibilità degli interventi necessari. Le forze di governo a tutti i livelli: locale, regionale, nazione devono dare risposte, trincerarsi dietro la burocrazia non è accettabile”.

Tirrenica punto dolente della viabilità grossetana

Nel territorio della provincia di Grosseto lo stallo della Tirrenica, dove “dopo oltre 12 anni di discussioni e ipotesi progettuali nulla è stato fatto”, rappresenta il problema principale: nel tratto tra Grosseto Sud e Capalbio Scalo, l’attuale Aurelia sembra “condannata a un degrado persistente: un susseguirsi di strettoie, segnaletica trascurata, illuminazione carente e innesti a raso pericolosi, scarsa illuminazione”. Peggio ancora, “in assenza di corsie di emergenza, un tamponamento basta a paralizzare il flusso verso Argentario, Orbetello e le spiagge del Chiarone, cuore del turismo balneare grossetano. Ad esempio per le aziende agricole dell’entroterra – ortofrutta, allevamento, vino di Capalbio Doc – la strada è l’unica via verso i mercati laziali e viceversa; i ritardi logistici ricadono direttamente sui costi di trasporto merci refrigerate”.

Nessuna novità per la Firenze-Siena (in manutenzione)

Per quanto riguarda la provincia di Siena, per la Sgc E78 (Due Mari) si registra una situazione positiva fra Siena e Grosseto per i tratti in costruzione, dopo anni di incertezze e rinvii, il cui completamento è previsto per il 2026: ma “non si hanno più notizie sull’effettivo finanziamento” del lotto 0 di km 4,5 da Ruffolo a Siena sud, pur risultando approvato il Progetto di Fattibilità Tecnico Economica ed essendo in corso la progettazione esecutiva. Nessuna novità nemmeno per l’adeguamento di carreggiata sull’Autopalio Firenze-Siena, dove peraltro sono stati effettuati vari interventi da parte di Anas per la manutenzione straordinaria.

Confindustria Toscana Sud auspica che i lavori (sospesi da 15 anni) sulla SS 2 Cassia, nel tratto da viadotto Monsindoli sulla Siena-Grosseto allo svincolo di Monteroni d’Arbia Nord, possano ripartire, mentre per quanto riguarda la Strada Regionale 2 Cassia chiusa dal 2021 per problemi strutturali al Ponte di Bellavista all’ingresso di Poggibonsi, a seguito della chiusura delle vicende giudiziarie che hanno interessato l’aggiudicazione dei lavori è ora possibile la consegna dei lavori stessi, e dunque si spera che “la Provincia di Siena possa attivarsi quanto prima in tal senso”. Nota positiva, la volontà di destinare 60 milioni per il migliorare il collegamento fra l’Autopalio e l’area geotermica della Val di Cecina, sulla base del quadro degli interventi di sostenibilità ambientale e di compensazione territoriale concordato fra Regione Toscana e Enel Green Power Italia.

“Aeroporto di Siena? Riapriamolo anche per il turismo”

Per quanto riguarda le opere ferroviarie sono in corso i lavori del raddoppio dei binari tra Empoli e Granarolo, mentre sul progetto dei lavori di elettrificazione della Siena-Empoli per l’intero tratto di 63 chilometri si registrano ritardi nell’attivazione delle opere, e quindi non sarà rispettato il termine del 2029 inizialmente previsto. Non si hanno notizie della previsione di avvio delle opere sostitutive per la soppressione di 5 passaggi a livello della linea ferroviaria a Rapolano Terme, ed è solo un’idea progettuale la cosiddetta ‘lunetta’ ferroviaria di Sinalunga, collegamento ferroviario diretto fra Arezzo e Siena. Per quanto riguarda l’aeroporto di Ampugnano, Confindustria Toscana Sud ne ritiene strategica la riapertura per destinarlo a voli per scopi di protezione civile, turismo, viaggio d’affari e trasporto organi.

Arezzo, mancano certezze sulle risorse per la Due Mari

Nel territorio della provincia di Arezzo, per i lotti 1 e 7 della Due Mari “non c’è alcuna certezza sul finanziamento dei lavori, pur essendo stati finalmente definiti gli itinerari del tracciato”. Non si hanno poi notizie sull’effettivo finanziamento della Due Mari nel tratto fra San Zeno e Magnanina, nonostante sia stato approvato il progetto con accordo Stato-Regione e sia in corso la progettazione esecutiva per l’appalto. Per la Sgc E45 Orte-Ravenna la situazione più problematica riguarda la ex Ss 3-BIS, dove il finanziamento disponibile non è sufficiente all’adeguamento dell’intera strada alternativa al tratto Valsavignone e Canili, situazione che impedisce una viabilità alternativa nel caso di interruzione del traffico sulla Orte Ravenna per incidenti rilevanti o emergenze meteo invernali.

Per la Sr 71 variante esterna alla città di Arezzo, Confindustria Toscana Sud auspica una risposta definitiva da Regione e Comune su una vicenda che risale ai primi anni Duemila “perché venga attivata la progettazione e realizzazione di un opera assolutamente necessaria per collegare il Casentino con il casello autostradale di Arezzo”. Proprio nel Casentino l’associazione prende atto positivamente che la Regione Toscana ha portato a termine numerosi interventi riguardanti la Sr 71 in termini di varianti ai centri abitati, messa in sicurezza e adeguamento della sede stradale, mentre il progetto relativo alla variante del Corsalone alla Sr 71, pur essendo cantierabile rimane bloccato per assenza degli interventi di bonifica alla ex-Sacci.

“La terza corsia dell’A1 in Valdarno è una priorità”

In Valdarno resta la situazione critica relativa alla terza corsia A1 da Incisa a Valdarno e delle opere complementari assicurate ai comuni dell’area: il ritardo nell’approvazione al progetto da parte del Ministero, a giudizio di Confindustria Toscana Sud, rischia di compromettere la realizzazione delle opere di compensazione concordate fra Aspi, Regione Toscana ed enti locali costituite, fra l’altro, dal completamento della variante alla Sr 69 nel tratto da Le Coste al Casello Valdarno e da un nuovo ponte sull’Arno. “La realizzazione della terza corsia dell’A1 fra Incisa e Valdarno – sostiene l’associazione – e il completamento della Bretella Le Coste-Casello Valdarno Lotto 2, sono da considerare di assoluta necessità ed urgenza”. (lt)

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