La situazione che si profila per le Pmi con i dazi Usa al 15% “non è semplice”, e dunque “c’è bisogno di sostenere le imprese”: Luca Tonini, rieletto presidente di Cna Toscana dall’assemblea regionale di Firenze, parla all’Europa, al governo, ma anche alle istituzioni locali, con un’attenzione particolare al tema infrastrutturale, che in Toscana vede difficoltà da decenni. “Senza infrastrutture, fisiche e tecnologiche – sostiene l’imprenditore -, non c’è sviluppo economico, è necessario un cambio di passo. Per questo saremo intransigenti, le istituzioni devono comprendere che opere pubbliche programmate da anni non possono continuare a non vedere la fine”.
Ferrante raccoglie l’appello di Tonini
Non è un caso che l’ospite d’onore all’assemblea di Cna Toscana, sia pur solo in videomessaggio, sia stato il sottosegretario alle Infrastrutture Tullio Ferrante, che ha risposto alle sollecitazioni di Tonini. “Cna muove un chiaro appello alla politica, un appello alla concretezza”, ha osservato, garantendo che “noi come Ministero e come governo questo appello intendiamo raccoglierlo con serietà, consapevoli delle difficoltà che vivono oggi le imprese, in particolare le piccole e medie imprese, strette fra crisi internazionali, pressioni burocratiche e deficit infrastrutturale. Il Ministero guarda la Toscana come una piattaforma logistica avanzata per merci e passeggeri, ma anche come un laboratorio per sperimentare i modelli sostenibili, digitali e resilienti”.
Le priorità sono quelle ben conosciute: dalle terze corsie autostradali alla Darsena Europa, dal nodo Tav di Firenze fino all’aeroporto di Peretola, su cui Ferrante si è soffermato: “Il Ministero ed Enac stanno lavorando insieme assiduamente al fine di garantire che il sistema aeroportuale toscano operi a pieno regime ed in equilibrio tanto con l’ambiente quanto con i territori, non potendo permettere che il rallentamento di quest’opera freni in qualche modo l’attrattività internazionale della regione Toscana”. Tonini, dal canto suo, ha ribadito la contrarietà di Cna all’ipotesi di pedaggio selettivo sulla Firenze-Pisa-Livorno “Siamo di fronte ad un’arteria stradale -ha detto -disastrata, per la quale è necessaria una ‘ricostruzione’ profonda. Questi interventi non possono essere realizzati, finanziati, con un provvedimento discriminante e ingiusto che va a vessare una sola categoria”.
Dazi, gas e polizze: Costantini chiede aiuto per le imprese
Il tema dei dazi, come prevedibile, è stato al centro delle analisi. “Ci vogliono i soldi, ci vogliono gli aiuti per le imprese che si trovano in ginocchio, perché qualcuno si troverà in ginocchio”, ha affermato Dario Costantini, presidente nazionale di Cna, secondo cui “per un artigiano trovare un nuovo mercato è molto complicato, molto costoso, e di tempo non ce n’è”. Non solo: “Ci sono nostri artigiani – ha spiegato – che hanno sottoscritto contratti con i loro clienti negli Stati Uniti, per cui nel contratto si prevede che siano a carico del nostro artigiano sia il trasporto che gli eventuali dazi, per cui io prevedo che quando tra Bruxelles e Washington avranno finito di delineare questa partita, e mi pare, leggendo questa mattina le dichiarazioni rispettive, che ci sia ancora molto da chiarire, per qualche artigiano il giorno dell’entrata in vigore dei dazi diventerà molto simile alla pandemia. Ovvero, per chi lavora solo con gli Usa, probabilmente da quel giorno in cui i dazi entrano formalmente in vigore, non ci sarà più lavoro”.
Nel mirino di Costantini non solo i dazi al 15%, ma anche la prospettiva di comprare gas da Trump, in un momento nel quale “continuiamo a pagare l’energia il 40% in più delle piccole imprese europee”, e “credo che comprare il gas liquefatto degli Stati Uniti non sia la soluzione per farci risparmiare dal punto di vista energetico”; l’obbligo delle polizze catastrofali anche per le piccole imprese (“cominciamo prima a mettere a posto il territorio, e poi obblighiamo le aziende a fare un’assicurazione”); l’inefficacia delle misure di Transizione 5.0 “che non sta funzionando perché se n’è usato poco più di 1 miliardo”, e “credo che in questo momento storico avere lì 6,3 miliardi e non usarli sia un peccato mortale: noi avevamo avvisato che c’era troppo da investire e c’era troppa burocrazia per le piccole imprese”.
Pezzi di filiere a rischio (e i margini sono già risicati)
Il timore degli artigiani è anche quello di perdere pezzi di filiere produttive: “Il rischio c’è – ha detto Otello Gregorini, segretario generale di Cna -, noi abbiamo la moda, l’automotive, l’agroalimentare che sono pienamente coinvolti. Noi abbiamo 67 miliardi di export verso gli Stati Uniti, ma ne abbiamo anche altri 40 e passa miliardi che sono nella parte dell’indotto che poi viene esportato, quindi l’impatto è estremamente significativo, a partire dalla moda di questa regione e di tutto il resto, quindi siamo abbastanza preoccupati su questa partita”.
E agire sui margini, per una piccola impresa artigiana, è assai complicato, specialmente quando la necessità di stare dentro una filiera in sofferenza li ha già contratto. “Se queste imprese devono ancora ridurre i margini”, ha sottolineato Tonini, “ricordiamoci che, ad esempio, nel sistema moda, quando i nostri artigiani lavorano per i grandi marchi, come del resto lo fanno ormai da anni, sono già all’osso rispetto ai costi, ai prezzi del prodotto finito che poi troviamo in vetrina. Per cui credo che siamo già nella fase di impossibilità di ridurre ancora i margini, se no rischiamo di chiudere veramente tutti”.
Anche per questo “abbiamo elaborato un programma di mandato incentrato sulla tutela delle Pmi da ogni punto di vista”, ha annunciato il presidente rieletto, annunciando che si lavorerà per tutelare e sostenere i mestieri tradizionali, ma anche tutte le nuove professioni, per tenere unito il mondo della piccola impresa, dare voce ai territori, costruire un dialogo stabile con le istituzioni senza tralasciare l’ascolto, il confronto e la capacità di proposta.
Un nuovo quadriennio per Tonini in Cna Toscana
Luca Tonini è nato a Prato 69 anni fa e risiede a Firenze. Dopo numerose esperienze nel mondo dell’edilizia ed in quello finanziario, attualmente è immobiliarista e si occupa, in particolare, di attività di recupero e sviluppo immobiliare agricolo. Dal 2006 entra nel sistema Cna ricoprendo diversi incarichi. Nel 2017 è stato eletto alla presidenza Cna del comprensorio Firenze Fiesole, e presidente nazionale di Cna Turismo e Commercio. Tonini dal 2019 è presidente di Cna Toscana: continuerà nel suo ruolo anche per il prossimo quadriennio.
Leonardo Testai