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Impresa

24 febbraio 2025

Cartiere Carrara costruisce un bosco lungo l’A11 col finanziamento green (5 milioni) di Bper e Sace

L’azienda della famiglia Carrara, che produce carta igienica e tovaglioli, investe nella sostenibilità.

Silvia Pieraccini
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Mitigare i cambiamenti climatici piantando alberi che danno vita a un bosco “artificiale”: è il progetto di forestazione che l’azienda familiare lucchese Cartiere Carrara, produttore di carta igienica, tovaglioli e asciugatutto con i marchi Tuscany e Bulky Soft, ha avviato intorno ai propri stabilimenti, e che adesso ha ottenuto un finanziamento di cinque milioni di euro da Bper, assistito dalla garanzia Green di Sace.

Mitigare i cambiamenti climatici

L’intento è realizzare piantagioni policicliche formate, appunto, da più specie arboree, piantate secondo un certo criterio, irrigate, lavorate, che dunque attivano più cicli produttivi e si avvicinano alla complessità di un bosco naturale. Il finanziamento è stato ottenuto dal Gruppo Cartiere Carrara attraverso la società agricola Badia srl. Oltre a mitigare i cambiamenti climatici, il progetto guarda anche alla formazione perché servirà a promuovere pratiche corrette per il ripristino e la gestione sostenibile delle foreste e a incentivare l’agricoltura rigenerativa. Le piantagioni policicliche fanno parte del più ampio progetto “La Carta che Pianta Alberi”, che ha già portato alla messa a dimora di oltre 15mila alberi nelle aree vicine agli stabilimenti di Cartiere Carrara, a Capannori lungo l’autostrada A11 e Badia Pozzeveri, in provincia di Lucca.

Crescita nel rispetto dei principi Esg

“Da sempre sosteniamo progetti che promuovono una gestione responsabile delle risorse e una crescita in ottica Esg – afferma Massimo Lanzarini, responsabile corporate di Bper -. Questo finanziamento si aggiunge a molti altri interventi messi in campo per valorizzare le eccellenze italiane e il loro percorso di crescita”. “Cartiere Carrara ha saputo coniugare una strategia vincente basata sull’efficienza produttiva attraverso continui investimenti in R&D, con i nostri strumenti, che si sono rivelati una risposta concreta al bisogno di crescere in modo sostenibile nel rispetto dei principi Esg, salvaguardando l’equilibrio economico finanziario aziendale“, aggiunge Valerio Alessandrini, senior relationship manager Centro di Sace. “L’idea di avviare un progetto di forestazione è nata molti anni fa – sottolinea Mario Carrara, vicepresidente e chief growth officer di Cartiere Carrara – quando ancora questi temi non erano al centro del dibattito. Abbiamo acquisito terreni nel tempo con l’obiettivo di preservare le aree naturali vicine ai nostri stabilimenti e sviluppare iniziative con una valenza anche educativa. La sostenibilità è da sempre parte del nostro Dna“.

Quasi 500 milioni di fatturato

Cartiere Carrara è uno storico gruppo lucchese di carta tissue (per uso igienico e domestico), ha sette fabbriche in Italia, 300mila tonnellate di capacità produttiva, 850 dipendenti e nel 2023 ha fatturato 463 milioni, per il 45% all’estero in 50 Paesi, con un margine operativo lordo del 10%.

Autore:

Silvia Pieraccini

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