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Industria

22 luglio 2024

Appuntamento a metà ottobre per il futuro (solo toscano) di Fimer

Nell’avviso per le manifestazioni d’interesse c’è solo Terranuova Bracciolini: annunciati licenziamenti a Vimercate.

Leonardo Testai

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Il termine per le manifestazioni di interesse, con accesso all’attività di due diligence, è il 31 agosto, quello per le (eventuali) offerte vincolanti è il 15 ottobre: così recita, in sintesi estrema, l’avviso stilato dai commissari straordinari Eugenio D’Amico, Maurizio Ascione Ciccarelli e Gerardo Losito, per la cessione della Fimer di Terranuova Bracciolini, pubblicato in questi giorni. Un avviso che riguarda il complesso valdarnese, con i suoi 266 dipendenti, le quote nelle controllate estere: non lo stabilimento di Vimercate, in Brianza, dove l’azienda degli inverter per il fotovoltaico (da fine anno scorso in amministrazione straordinaria) ha sede legale, ma che non si prevede di salvare, dunque con pessime notizie per la maggior parte dei suoi lavoratori.

Il meccanismo della procedura di cessione

Più nel dettaglio, oggetto della procedura è il trasferimento, unitario e inscindibile, mediante cessione, del complesso aziendale di proprietà e condotto dalla Fimer presso a Terranuova Bracciolini, composto essenzialmente da immobile; impianti, macchinari e attrezzature; magazzino con materie prime e beni in corso di lavorazione; certificazioni, autorizzazioni, permessi e simili; contratti di lavoro subordinato; altri contratti attivi e passivi; beni mobili anche registrati; diritti di proprietà intellettuale, Know how, marchi e brevetti. Nel pacchetto ci sono anche il 100% delle controllate in India, Singapore, Taiwan, Turchia, Usa, Australia.

In caso di presentazione di più offerte vincolanti alla data del 15 ottobre, i commissari di Fimer si riservano di richiedere ai soggetti ammessi di presentare un’offerta migliorativa; in caso contrario, la procedura sarà aggiudicata provvisoriamente all’offerta vincolante risultata migliore all’esito della prima fase. I punteggi delle offerte saranno calcolati, con criteri che saranno specificati nella lettera di procedura, in base al prezzo offerto; al piano industriale presentato, con particolare riguardo alla garanzia di continuazione delle attività aziendali (dal budget economico-finanziario per il biennio successivo alla cessione fino agli investimenti minimi previsti); al piano di organizzazione del personale e di mantenimento dei livelli occupazionali, con l’impegno dell’offerente a mantenere tali livelli per almeno un biennio successivo alla cessione.

Licenziamenti a Vimercate, si cercano alternative

“C’è speranza e fiducia che il percorso possa portare a una soluzione, a cui siamo sempre più vicini”, osserva Ilaria Paoletti (Fim-Cisl), secondo cui “rispetto al passato ci troviamo a vivere una procedura per il momento in linea col cronoprogramma che i commissari avevano prospettato a noi e al Ministero”. Vivono ancora giorni drammatici, invece, i dipendenti di Vimercate: poiché il sito brianzolo non è di proprietà di Fimer, e parte dei macchinari è in leasing, i commissari hanno deciso di non inserirli nell’avviso. E’ stata dunque avviata la procedura di licenziamento collettivo, con 55 esuberi su 65 dipendenti – si salvano gli amministrativi – in una situazione nella quale la Cig straordinaria è in scadenza a fine novembre: all’imminente tavolo delle trattative col sindacato si discuterà di nuovi ammortizzatori sociali, di accompagnamenti alla pensione, e di incentivi sia per eventuali trasferimenti (assai disagevoli) da Vimercate in Valdarno, sia per l’outplacement.

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Leonardo Testai

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