I tasselli sono andati al loro posto: gli attori della futura fabbrica di borse Louis Vuitton a Pontassieve (Firenze), in un’area di lunga tradizione pellettiera, hanno firmato l’impegno a lavorare insieme per rendere possibile – nel giro di due-tre anni – la costruzione dello stabilimento che occuperà a regime 450 persone. L’intesa è stata siglata oggi, 16 dicembre, tra Regione Toscana, Comune di Pontassieve e Manufacture des accessoires Louis Vuitton (Malv), che sta chiudendo un accordo con la società vinicola Marchesi Frescobaldi per l’acquisto di un terreno nell’area delle Sieci, di alto pregio paesaggistico, destinato all’atelier.
Un unico stabilimento da 450 addetti
Come successo per la recente fabbrica fiorentina di Fendi (marchio che, come Vuitton, fa parte del più grande gruppo mondiale del lusso, il francese Lvmh), la nuova sede accorperà quelle esistenti, che in questo caso sono a Incisa Valdarno e a Rignano sull’Arno e impiegano 270 dipendenti. L’investimento per la fabbrica, che seguirà le nuove tendenze sull’architettura sostenibile, dalla presenza di verde alle vetrate da cui ammirare il paesaggio, è stimato in circa 40 milioni. Ora partirà l’iter urbanistico per permettere la costruzione dell’edificio (c’è da fare una variante o aspettare il nuovo piano strutturale comunale).
Grande soddisfazione di Regione e Comune
Grande è la soddisfazione da parte di tutti: la Regione, che attraverso l’ufficio Invest in Tuscany ha aiutato Malv a individuare un’area adatta; il Comune di Pontassieve, che nel giro di due settimane ha firmato due accordi per dare gambe a investimenti industriali (oltre a Louis Vuitton, la Bertolotti Rail nell’area ferroviaria dismessa dagli anni ’90); lo stesso Vuitton che ha centrato il traguardo, inseguito da tempo, di realizzare una grande manifattura di borse in Toscana.
“Siamo certi che la qualità progettuale corrisponderà alla qualità paesaggistica dell’area prescelta”, afferma il presidente della Regione, Eugenio Giani, sottolineando la buona collaborazione che c’è stata tra pubblico e privati e citando come garanzia della buona riuscita gli stabilimenti realizzati in questi anni da altri marchi del Gruppo Lvmh (oltre a Fendi, quello di Celine a Radda in Chianti).
Il Gruppo Lvmh ha accelerato gli investimenti nella filiera toscana della pelle negli ultimi mesi: dallo stabilimento di borse Fendi da 30mila mq e 50 milioni di investimento, aperto nell’ottobre scorso a Bagno a Ripoli, fino all’acquisizione della conceria Nuti Ivo nel distretto di Santa Croce, passando per lo stabilimento di borse Givenchy che aprirà tra pochi mesi negli spazi lasciati liberi da Fendi sempre nel comune di Bagno a Ripoli.
Silvia Pieraccini