Il rendering della nuova cantina dell'azienda vinicola Poggio Antico firmata da Marco Casamonti
Nel 2017 l’imprenditore belga Marcel Van Poecke, titolare della società di investimenti AtlasInvest, acquistò l’azienda vinicola Poggio Antico di Montalcino (Siena), 37 ettari di vigne in gran parte coltivati a Sangiovese e 3,8 milioni di fatturato 2022 (secondo l’ultimo bilancio depositato). Ora il finanziere ha deciso di costruire una nuova cantina, affidando il progetto all’architetto fiorentino Marco Casamonti, già autore della pluripremiata cantina di Antinori nel Chianti Classico (oltre che, sempre in Toscana, del centro sportivo Viola Park e del futuro hotel cinque stelle ex-Cirio all’Argentario).
Si allunga la lista di investimenti esteri realizzati in Toscana
La cantina – presentata oggi, 1 marzo, nella sede della Regione Toscana a Firenze, dal presidente regionale Eugenio Giani, dalla vicepresidente e assessora all’Agricoltura Stefania Saccardi, dall’architetto Casamonti e dai rappresentanti dell’azienda – richiederà un investimento che, secondo quanto risulta a T24, supera i 25 milioni di euro, e che va così ad allungare la lunga lista di investimenti esteri realizzati in Toscana.
La necessità di gestire volumi di vinificazione più piccoli
Due sono i motivi che hanno portato alla decisione di costruire una nuova cantina, secondo quanto spiegato dal direttore generale di Poggio Antico, Pier Giuseppe D’Alessandro: la necessità di gestire volumi di vinificazione più piccoli, per poter “identificare” i singoli vigneti; e quella di rendere più razionali i passaggi dall’uva alla bottiglia, adottando un sistema di gravità totale nel processo produttivo.
I primi risultati di questa nuova visione produttiva stanno per sbarcare sul mercato: tra poche settimane uscità in commercio la nuova etichetta ‘Vigna i Poggi’ 2019, primo vino da singola vigna di Poggio Antico, che vuole rappresentare il nuovo volto del territorio.
Un progetto di contemplazione del paesaggio
Un territorio che – secondo quanto spiegato – sarà salvaguardato dalla nuova cantina in parte interrata, che prevede il recupero di strutture esistenti e l’installazione di energie rinnovabili. “E’ un progetto di contemplazione del paesaggio, di grandissima semplicità – ha spiegato Casamonti – una terrazza per guardare il Monte Amiata, un podio con un pergolato di viti, da cui osservare un paesaggio meraviglioso”.
Silvia Pieraccini