In attesa del ritorno al tavolo del Mimit fissato per l’8 ottobre, e del pagamento degli stipendi di agosto ancora non pervenuti – con una comprensibile preoccupazione per quelli di settembre – per i lavoratori di Liberty Magona c’è una prima buona notizia: è stato infatti firmato il decreto che consente all’Inps di procedere al pagamento diretto della cassa integrazione agli addetti dello stabilimento di Piombino.
“Le forti pressioni esercitate da Fim, Fiom e Uilm nei confronti delle istituzioni e della politica hanno prodotto un primo risultato concreto”, rivendicano i sindacati, spiegando che adesso “aspettiamo con urgenza una convocazione da parte della direzione Inps, già richiesta dalle organizzazioni sindacali circa dieci giorni fa, per verificare le tempistiche necessarie all’anticipo della Cigs e valutare anche possibili accordi con gli istituti bancari, così da dare un minimo di respiro immediato ai lavoratori”. Anche se, sottolineano, “la priorità resta il pagamento delle spettanze pregresse e attuali”.
Verso la procedura di Composizione negoziata
Parallelamente, spiegano Fim, Fiom e Uilm, “ci aspettiamo che nei prossimi giorni venga depositata presso la Camera di commercio la procedura di Composizione negoziata della crisi (Cnc). Si tratterebbe di un passaggio preliminare e non vincolante, che potrebbe rappresentare l’avvio formale del lungo e complesso percorso verso la possibile cessione dello stabilimento Liberty Magona. In tal caso, la Camera di commercio dovrebbe nominare un professionista incaricato di supervisionare i piani industriali, integrando quello di Liberty con quello di TraSteel”. La Cnc, precisano i sindacati “non rappresenterebbe comunque un accordo vincolante: solo la conclusione con la firma notarile potrà definire il passaggio effettivo”.
Rimane valido l’invito alla manifestazione organizzata per il 30 settembre davanti al Comune di Piombino. Cgil, Cisl e Uil di Livorno hanno inviato una lettera a Comune di Piombino, Provincia di Livorno, Regione Toscana e a tutte le forze politiche e parlamentari per invitarle a “partecipare attivamente alla manifestazione” come “segnale concreto di vicinanza ai lavoratori e di impegno reale per il futuro dello stabilimento”. I sindacati chiedono inoltre “l’apertura di un tavolo di crisi permanente, che coinvolga le organizzazioni sindacali, le rappresentanze dei lavoratori, le istituzioni e la proprietà, al fine di trovare soluzioni industriali credibili e sostenibili”, ma anche “un impegno politico concreto”.
Nuova riunione al Mimit l’8 ottobre
Appare difficile anticipare l’incontro al Ministero fissato per l’8 ottobre, come auspicato dalle sigle sindacali. “L’8 ottobre è tra due settimane, ci sono tanti tavoli già programmati al Ministero”, ha ammesso in questi giorni Fausta Bergamotto, sottosegretaria alle Imprese e al Made in Italy, spiegando che “stiamo monitorando questa situazione” che “cercheremo di risolvere”, e sull’ipotesi di uno sblocco, un’accelerazione del passaggio di proprietà dello stabilimento “stiamo valutando” la questione. “A Piombino con l’accordo di programma – ha concluso, riferendosi all’accordo siglato con Metinvest Adria – credo che siano stati dati dei segnali molto importanti”. (lt)