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Territorio

14 marzo 2024

Vino: i produttori di Riparbella si associano (per marcare la differenza con Bolgheri)

Le otto aziende vinicole della zona si alleano per promuovere il territorio. Podere La Regola lancia un nuovo bianco alto di gamma.

Silvia Pieraccini

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Podere La Regola a Riparbella

Podere La Regola a Riparbella

Provano a rivendicare un’identità vitivinicola propria, fatta di qualità, eleganza e, soprattutto, di freschezza climatica, data non solo dalla vicinanza al mare ma dalla presenza del fiume Cecina, che contribuisce all’escursione termica: così i produttori di Riparbella, nell’entroterra di Cecina a pochi chilometri dalla celebrata zona di Bolgheri, ora si uniscono con l’obiettivo di diventare “altro” e di promuovere un territorio storicamente vocato, in cui si produce vino fin dall’epoca etrusca. Un territorio che negli ultimi anni ha visto le aziende vinicole ottenere riconoscimenti e premi, attirando anche investitori istituzionali (l’ultimo caso è Duemani comprata dal gruppo assicurativo Generali).

Otto aziende vinicole che producono 500mila bottiglie

La neo-nata Associazione Vignaioli delle colline di Riparbella è guidata da Flavio Nuti del Podere La Regola ed è formata da otto produttori: oltre alla Regola, Caiarossa, Pakravan Papi, Colline Albelle, Prima Pietra, Urlari, Duemani e La Cava, che possiedono nel complesso 153 ettari di vigneti e producono quasi 500mila bottiglie all’anno. Tra gli obiettivi dell’associazione c’è quello di promuovere la specificità e identità del “terroir riparbellino” attraverso un’azione collettiva. Vogliamo valorizzare questo territorio che ha caratteristiche proprie e le sue produzioni di qualità”, spiega il presidente Nuti.

Podere La Regola è stato il primo a valorizzare Riparbella e ora accelera con un nuovo vino

Proprio l’azienda dei fratelli Flavio e Luca Nuti, che è stata la prima cantina a far conoscere il territorio di Riparbella dal punto di vista vinicolo a partire dai primi anni 90, ha appena ampliato la gamma di vini con ‘La Regola’ Bianco Igt, un blend di Chardonnay e Sauvignon blanc prodotto in circa tremila bottiglie che si posiziona al top della gamma dei bianchi. E’ un vino definito “di buona complessità aromatica e longevo”, che esalta quei caratteri di acidità e sapidità dovuti alla particolarità del suolo e alla escursione termica della Val di Cecina. “E’ un prodotto che ha tutte le caratteristiche di un vino importante ma con una gradazione alcolica bassa”, dicono i fratelli Nuti, ricordando che quando iniziarono a fare vini bianchi, nel 1997, nella zona si facevano solo vini rossi. “Abbiamo avuto il coraggio di sfatare un mito – spiegano – dimostrando che sulla costa si possono fare grandi bianchi perché qui abbiamo il fiume Cecina che ci aiuta, portando clima fresco e ventilato”. Podere La Regola possiede 25 ettari di vigneti e produce 120-130mila bottiglie all’anno con un fatturato 2023 di circa 1 milione di euro per il 35% all’export. L’annata 2021 del nuovo vino sarà presentato alla fiera Vinitaly di Verona e sarà in commercio da aprile.

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Silvia Pieraccini

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