Scende il valore medio degli scontrini, ma Unicoop Firenze nel 2021 riesce comunque ad aumentare le vendite dell’1,38%, passando da 2,14 a 2,17 miliardi di euro nei 108 punti vendita presenti in sette province della Toscana, grazie “a un consistente abbassamento dei prezzi che ha riscontrato un forte apprezzamento da parte di soci e clienti”, afferma la relazione sulla gestione allegata al progetto di bilancio che, a partire da lunedì 11 aprile, sarà sottoposto alle assemblee delle 38 sezioni soci nelle varie città toscane, chiamate a fornire un parere.
La politica di contenimento dei prezzi adottata dalla cooperativa di consumatori (che al 31 dicembre 2021 aveva 1 milione e 89mila soci, con un aumento di quasi 10mila unità rispetto all’anno precedente) ha compresso i margini, tanto che il risultato della gestione caratteristica dimagrisce (da 43,5 milioni a 32,6) e il 2021 si chiude con l’utile in contrazione del 17% (passa da 30,7 milioni del 2020 a 25,4 milioni del 2021).
Per quest’anno Unicoop Firenze, che sfiora gli 8.000 dipendenti, non vede nero, nonostante guerra in Ucraina e inflazione in atto: “E’ probabile che la cooperativa si trovi ad affrontare, nel corso del 2022, eventi destinati a incidere sui propri risultati da un punto di vista economico, patrimoniale e finanziario – si legge nella relazione firmato dal presidente del consiglio di gestione, Michele Palatresi – effetti comunque non destinati a porre in discussione le condizioni di complessivo equilibrio finanziario e patrimoniale della cooperativa”.
Infine, il 20 gennaio scorso Unicoop ha ricevuto da Generali un indennizzo assicurativo, a titolo di anticipo, pari a cinque milioni di euro per l’incendio del supermercato di Ponte a Greve a Firenze.