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Territorio

03 giugno 2025

Turismo in Toscana, nel 2025 ancora un’estate di stabilità dei flussi

L’indagine del Cst prevede un +0,3%, con speranze per il last minute: ma guadagnano turisti solo città d’arte e spiagge.

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A dispetto degli sforzi per una “delocalizzazione” del turismo in Toscana, per decongestionare i grandi attrattori e valorizzare le destinazioni minori, l’estate 2025 promette un incremento dei turisti nelle città d’arte e (in misura minore) sulle spiagge, anziché in campagna, in montagna e alle terme, in un contesto di sostanziale stabilità dei flussi – come visto già nel 2024 -, ma con sempre più stranieri e sempre meno italiani. Sono gli spunti che emergono da un’indagine realizzata dal Centro Studi Turistici di Firenze, per conto di Toscana Promozione Turistica, su un campione di 606 imprese del settore.

La stima di crescita del turismo in Toscana per il periodo estivo alle porte indica un modesto +0,3% delle presenze rispetto all’estate 2024: un trend più debole rispetto al +1,1% osservato per i primi cinque mesi dell’anno in corso. Complessivamente i turisti stimati in arrivo nel periodo giugno-agosto ammontano a oltre 5,8 milioni, mentre i pernottamenti dovrebbero aggirarsi sui 22,1 milioni, ma le imprese nutrono fiducia sugli arrivi last minute. Le presenze italiane dovrebbero calare (-0,5%) e toccare quota 10,5 milioni in termini assoluti. Quelle straniere invece sono stimate in aumento (+0,9%) e attestarsi su 11,6 milioni, con un’incidenza che passerebbe dal 52,3% al 52,6% rispetto all’anno scorso.

Le città d’arte fanno segnare la crescita maggiore

Uno sguardo sulle diverse tipologie di prodotto rivela che la previsione dei flussi turistici nelle strutture ricettive delle città e centri d’arte indica un +0,8%, con andamenti divergenti per stranieri (+1,4%) e italiani (-1,3%). Va a due velocità anche il balneare (+0,3%), con un +1,6% di stranieri ed un -0,3% di italiani. Invariato, rispetto ad un anno fa, il dato per le aree rurali e di collina, mentre è previsto un calo per le imprese delle località di montagna (-0,7%), termale (-1,7%), e ad ‘altro interesse’ (-0,3%). Il movimento degli ospiti nelle strutture alberghiere è stimato in crescita (+0,6%): le prenotazioni dall’estero salgono dell’1,7%, quelle italiane calano dello 0,8%. Stabile il dato per le strutture extralberghiere (+0,1%), con flessione della domanda italiana (-0,3%) e aumento di quella straniera (+0,4%).

“Il nostro sistema turistico continua a funzionare, soprattutto grazie all’apporto della domanda internazionale che continua a premiare la qualità e l’unicità della nostra offerta”, sostengono il presidente della Regione Toscana, Eugenio Giani, e l’assessore regionale al turismo Leonardo Marras. “E’ evidente però – ammettono – come l’inflazione stia incidendo sulla capacità di spesa dei turisti italiani. Questo ci impone di tenere alta l’attenzione e continuare a lavorare su politiche di promozione efficaci e su un’offerta sempre più sostenibile, diversificata e accessibile. Dobbiamo rafforzare il legame tra turismo e territorio, valorizzando anche le aree meno battute, come quelle rurali, collinari e termali”. (lt)

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