13 luglio 2025

Logo t24Il quotidiano Economico Toscano
menu
cerca
Cerca
Industria

20 giugno 2024

Tregua su Amadori, un addio con garanzie (anche per gli avventizi)

L’azienda conferma di voler chiudere Avi.Coop a Monteriggioni ma si impegna su buonuscite e outplacement.

Tags

Featured image

Una sostanziale buonuscita per i lavoratori a tempo determinato – 180 su 200 -, un servizio di outplacement per ritrovare occupazione, e un impegno per favorire la reindustrializzazione dello stabilimento: al tavolo con istituzioni e sindacati Amadori conferma la volontà di chiudere il sito Avi.Coop di Monteriggioni, ma con l’apertura dell’azienda a misure di mitigazione dell’impatto il confronto istituzionale proseguirà. Tanto che i sindacati hanno annullato lo sciopero a Cesena, davanti alla casa madre Amadori, annunciato per il 20 giugno all’indomani dell’annuncio su Monteriggioni.

Il confronto è ripartito riconoscendo le condizioni di particolare fragilità dei lavoratori avventizi, che nei mesi scorsi hanno lavorato e riscosso un giorno e mezzo di paga alla settimana e che risultano del tutto privi di tutele. Per essi è stata pensata l’erogazione di una mensilità aggiuntiva equivalente a uno stipendio pieno dell’epoca precedente la crisi di domanda della carne di tacchino – fattore all’origine della decisione di chiudere lo stabilimento in provincia di Siena -, come forma di ristoro per la contrazione di stipendio subita.

Il 27 giugno l’incontro per la reindustrializzazione

Sempre per gli avventizzi si prevede per i prossimi 7 mesi il pagamento di 18 giornate lavorative, superiori a quelle lavorate nei mesi di crisi ma anche maggiori di quelle previste dal minimo di contratto. L’azienda si impegna poi a pagare il servizio di outplacement per ciascuno dei lavoratori a tempo determinato. Amadori si impegna quindi a favorire la reindustrializzazione del sito attraverso misure concrete che saranno discusse al tavolo istituzionale il prossimo 27 giugno.

“Mi preme sottolineare le tutele riconosciute agli avventizi – ha dichiarato il consigliere per lavoro e crisi aziendali del presidente della Regione Toscana, Valerio Fabiani -, personale che altrimenti ne è privo: ancora una volta la Regione è dalla parte dei lavoratori a tempo determinato e senza tutele. Adesso il lavoro prosegue sui dipendenti a tempo indeterminato e sulla reindustrializzazione del sito, che per quel territorio è fondamentale”. (lt)

Potrebbe interessarti anche

Articoli Correlati


Industria

10 luglio 2025

Piombino riparte dall’acciaio: Metinvest firma l’accordo di programma, investimento da 2,5 miliardi

Leggi tutto
Industria

10 luglio 2025

Bettini presidente di Federmeccanica, ‘lavoreremo per il contratto’

Leggi tutto
Industria

08 luglio 2025

Lavoro, produzione ed export: pelletteria ancora in sofferenza

Leggi tutto

Hai qualche consiglio?

Scrivi alla nostra redazione

Contattaci