Va avanti con atti concreti il progetto per la reindustrializzazione dello stabilimento Beko di Siena: Invitalia, d’intesa con il Mimit, ha sottoscritto l’accordo preliminare e vincolante per la compravendita del sito industriale di viale Toselli con la società Duccio Immobiliare 1 Srl (controllata da Sansedoni Spa) che ne è proprietaria. L’accordo, che disciplina termini e condizioni della compravendita, dà seguito agli obiettivi di rilancio produttivo e di tutela occupazionale definiti al tavolo del Mimit e ribaditi nel protocollo d’intesa sottoscritto tra Invitalia e il Comune di Siena: al preliminare, secondo i programmi, seguirà la stipula dell’atto definitivo di vendita, passaggio propedeutico alla futura reindustrializzazione del sito.
“Mantenuti tutti gli impegni”, esulta il ministro delle Imprese e del Made in Italy, Adolfo Urso, secondo cui “si avvia così la reindustrializzazione dello storico stabilimento Beko di Siena, in tempi record. Un ringraziamento al Comune di Siena che con Invitalia ha realizzato l’operazione”. Per il sottosegretario al Mimit con delega alle crisi d’impresa, Fausta Bergamotto, “è il primo passo, propedeutico e necessario per procedere alla reindustrializzazione. Un’operazione importante che non smentisce l’azione di governo”.
“Bisogna puntare al reimpiego di tutti i lavoratori”
“Grande soddisfazione” è stata espressa anche da Gianluca Ficco, segretario nazionale Uilm e responsabile del settore degli elettrodomestici, e Massimo Martini, segretario generale della Uilm di Siena. “Forti di quest’atto – affermano -, possiamo ora affrontare con determinazione i prossimi passaggi, a cominciare dall’incontro di procedura previsto per il giorno 30 luglio presso il ministero del Lavoro e soprattutto guardare con maggiore fiducia al futuro. Naturalmente, la vertenza prosegue fino al completo reimpiego di tutti i lavoratori coinvolti”. Secondo Daniela Miniero, segretaria generale della Fiom-Cgil di Siena, “la lotta paga e un altro punto importante di quell’accordo è stato realizzato, l’acquisizione dello stabilimento che accorcia le distanze verso l’obiettivo più importante: ora avanti tutta sulla reindustrializzazione con la stessa forza, determinazione e dignità non solo di 299 lavoratori ma di una intera città”.
Un punto su cui insiste anche il presidente della Regione Toscana, Eugenio Giani. “La vertenza – sostiene – si potrà considerare davvero conclusa solo quando chi rileverà l’area darà lavoro ai dipendenti. Come Regione Toscana, ci siamo impegnati a fondo per questo risultato e abbiamo predisposto l’accordo per sostenere la formazione dei lavoratori Beko, perché crediamo nelle persone e vogliamo fare, fino in fondo, la nostra parte”. (lt)