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Industria

27 novembre 2025

Beko lascia, e il Comune di Siena entra nella newco con Invitalia

Nell’operazione investiti 1,7 milioni per il 20% di Sviluppo industriale Siena. Fin qui tre manifestazioni di interesse.

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Via libera unanime del consiglio comunale di Siena all’ingresso del Comune nella società Sviluppo industriale Siena Srl, la newco costituita da Invitalia per la gestione e il rilancio dell’ex stabilimento Beko di viale Toselli. La delibera permette all’amministrazione di partecipare con una quota del 20%, grazie a un investimento di 1,7 milioni di euro inserito nella quarta variazione al Bilancio di previsione 2025–2027. “Un impegno importante”, secondo l’assessore comunale al bilancio Riccaardo Pagni, che potrà rappresentare anche “un investimento futuro per il polo industriale che si prevede possa nascere nello stabilimento ex Beko”.

La decisione arriva alla vigilia di una data simbolica: il 28 novembre sarà infatti l’ultimo giorno di produzione nello stabilimento, dopo l’uscita della multinazionale turca. “Il 28 novembre la produzione a Siena cesserà, ma deve essere un nuovo inizio”, ha affermato la sindaca Nicoletta Fabio, sottolineando l’impatto emotivo per i lavoratori e l’impegno del Comune nel percorso di riconversione. La newco fondata il 30 ottobre, che ha sede legale a Roma e durata prevista almeno fino al 2050, avrà il compito di gestire, valorizzare e ristrutturare l’impianto, promuovere iniziative legate alla reindustrializzazione, partecipare a bandi pubblici e fornire attività di consulenza. “Le priorità riguardano la bonifica e la riqualificazione della copertura dell’immobile, attraverso risorse già disponibili”, ha ricordato Fabio.

Finora tre interessati per viale Toselli

Parallelamente prosegue l’attività di scouting industriale. Nel primo tavolo di aggiornamento al Mimit, nei giorni scorsi, è emerso che 11 soggetti hanno firmato un accordo di riservatezza e tre di questi hanno già presentato manifestazioni di interesse, ritenute sostenibili dall’advisor. “Sarà indispensabile verificarne la solidità”, ha aggiunto la sindaca di Siena, nella speranza di riuscire a trasformare la chiusura della produzione da parte di Beko non in un doloroso punto d’arrivo, ma in un nuovo avvio – anche nella logica del parco industriale – per l’area manifatturiera della città. (lt)

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