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21 novembre 2025

Il progetto Metinvest a Piombino è di “preminente interesse strategico” per il governo

Il Cdm approva la dichiarazione proposta da Urso. “Conferma la solidità della nostra proposta”, dice l’ad Luca Villa

Leonardo Testai
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Il Consiglio dei ministri ha approvato la dichiarazione di preminente interesse strategico nazionale per il progetto di investimento estero ‘Piombino Metinvest Adria’. Un atto, proposto dal ministro delle Imprese e del Made in Italy Adolfo Urso, che ribadisce l’interesse del governo alla realizzazione dell’operazione volta a rilanciare il polo siderurgico toscano, che insieme a Taranto, Terni e Genova compone il quartetto identificato nel Piano siderurgico nazionale. “Con questo intervento – ha dichiarato Urso – rilanciamo Piombino e rafforziamo la siderurgia italiana: un investimento strategico che porterà sviluppo, occupazione qualificata e tecnologie sostenibili in uno dei poli industriali più importanti del Paese”.

L’iniziativa, osserva il Mimit, “prevede la realizzazione a Piombino di un’acciaieria di nuova generazione a ciclo elettrico, con un investimento di 3,2 miliardi di euro, sostenuto fino a un massimo di 323 milioni di incentivi statali. I lavori partiranno entro il 2026, con piena operatività entro il 2029”. L’impianto, secondo quanto annunciato, potrà produrre oltre 2,7 milioni di tonnellate annue e genererà 800 posti di lavoro diretti e 300 indiretti, con priorità ai 785 lavoratori attualmente in cassa integrazione presso Jsw Steel Italy Piombino. Verrà inoltre nominato un commissario straordinario, spiega il Ministero, “per accelerare la realizzazione del progetto”.

“Passaggio fondamentale, procediamo determinati”

Ovvia la soddisfazione di Luca Villa, amministratore delegato di Metinvest Adria: “Si tratta di un passaggio fondamentale – sostiene – che conferma la solidità industriale della nostra proposta e il valore che questo progetto potrà generare per il territorio. Ora possiamo procedere con ancora maggiore determinazione verso la realizzazione di un’acciaieria di nuova generazione, sostenibile e tecnologicamente avanzata, che contribuirà al rilancio territoriale di Piombino, dell’intera filiera siderurgica e del settore della meccanica nazionale”.

La decisione del governo, in un momento delicato della vicenda ex Ilva – con la prospettiva di blocco degli impianti del nord e col piano che prevede l’aumento della Cigs fino a 6mila unità – appare quasi una risposta alle critiche di Federacciai, il cui presidente Antonio Gozzi si era scagliato contro il contributo pubblico per la realizzazione del progetto di Metinvest, indicati come “aiuti di Stato puri”, e per giunta volti a “favorire l’investimento di uno straniero” a Piombino. “Siamo di fronte al più imponente investimento degli ultimi trent’anni in quell’area, non perdiamo tempo in polemiche”, aveva replicato indirettamente Maurizio Bigazzi, presidente di Confindustria Toscana.

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