Arriva al tavolo di crisi della Regione Toscana la situazione di Atop, azienda del gruppo Ima con sede a Barberino Tavarnelle (Firenze), che recentemente ha annunciato 120 esuberi su un totale di 240 dipendenti. La società, leader nella produzione di macchine per realizzare statori e rotori, parti fisse e mobili dei motori elettrici, è già interessata da un contratto di solidarietà, e risente al momento delle difficoltà del settore dell’automotive.
Al tavolo regionale di salvaguardia che si è insediato a Firenze hanno partecipato Regione Toscana, sindacati, Rsu e rappresentanti istituzionali dei Comuni di Barberino-Tavarnelle e Poggibonsi, oltre che rappresentanti di Atop. Il piano presentato di recente dall’azienda in crisi “non fornisce sufficienti garanzie per la tutela dell’occupazione”, spiega la Regione, che ha chiesto ad Atop “un ripensamento complessivo delle proprie prospettive aziendali”, invitando il gruppo a elaborare “un piano di sviluppo che tenga insieme salvaguardia dei livelli occupazionali e continuità produttiva del sito”.
L’azienda cerca strumenti di sostegno
Nel corso dell’incontro, l’azienda ha manifestato la disponibilità ad avviare un percorso per individuare strumenti nazionali di sostegno, anche attraverso il coinvolgimento del Mimit, al fine di favorire il rilancio del sito produttivo: un percorso che la Regione vuole accompagnare, secondo quanto reso noto dopo la riunione. Un nuovo tavolo si terrà il 3 dicembre. In mattinata i lavoratori hanno organizzato un presidio davanti alla sede della Regione in piazza Duomo. “Per rilanciare la buona industria nel Paese abbiamo bisogno di investimenti pubblici e privati e aziende importanti come il gruppo Ima devono fare la loro parte”, ha detto Stefano Angelini, segretario generale Fiom-Cgil Firenze Prato Pistoia. (lt)