Intelligenza artificiale per l’ecosistema turistico: The Data Appeal Company, realtà che opera nello sviluppo di soluzioni di vertical Ai analytics, leader nel settore turismo, fintech e location intelligence, ha integrato l’intelligenza artificiale generativa all’interno della piattaforma proprietaria D/AI Destinations. “Non ci limitiamo ad alzare l’asticella, stiamo ridefinendo il significato stesso di gestione intelligente di una destinazione”, ha dichiarato Mirko Lalli, amministratore delegato e fondatore di The Data Appeal Company.
“Per la prima volta – afferma la società fiorentina -, gli enti preposti alla promozione e alla governance territoriale possono disporre di uno strumento dinamico e intelligente, utile a identificare in modo puntuale le priorità percepite dai visitatori e a orientare le decisioni strategiche sulla base di evidenze concrete. Tutto questo si traduce in una maggiore efficacia nell’allocazione delle risorse, una più chiara comprensione dei trend emergenti e una migliore capacità di risposta alle aspettative del mercato”.
Come funziona l’Ai per l’analisi nei comparti
Secondo The Data Appeal Company si tratta della prima soluzione ad utilizzare modelli linguistici avanzati (Llm), capace di elaborare milioni di dati testuali e restituire analisi approfondite e personalizzate, così come raccomandazioni strategiche sulla base delle peculiarità specifiche di ciascuna località o attrazione turistica. “La piattaforma di The Data Appeal Company – afferma – elabora insight costruiti esclusivamente sull’esperienza reale dei visitatori. Questo consente a città, territori o singoli punti di interesse di ottenere una visione precisa e continuamente aggiornata del proprio posizionamento, delle aree di forza e delle criticità da affrontare”.
Il processo di analisi, completamente automatizzato, è stato progettato per adattarsi trasversalmente a tutti i comparti dell’ecosistema turistico, dalla ristorazione all’hospitality, dai trasporti al retail. Ogni punto di interesse viene analizzato singolarmente, mentre i dati vengono aggregati per restituire una visione organica e settoriale, supportata da metriche puntuali su sentiment, rilevanza e distribuzione dei temi trattati. Inoltre, la piattaforma consente agli utenti di interagire direttamente con l’intelligenza artificiale ponendo domande specifiche e ottenendo risposte coerenti e contestualizzate, basate esclusivamente sui dati raccolti.
I destination manager possono accedere a insight e raccomandazioni automatizzate, create su misura per il loro contesto specifico; monitorare in tempo reale il sentiment dei visitatori, la rilevanza degli argomenti e la frequenza con cui emergono determinate problematiche; porre domande specifiche e ricevere risposte generate dall’Ia, basate esclusivamente sui feedback raccolti; e infine definire e analizzare argomenti personalizzati, in linea con le proprie priorità strategiche, come ad esempio l’impatto reputazionale di un evento o di una nuova iniziativa territoriale.
“Un cambio di passo per il settore turistico”
Per Valeria Sandei, amministratore delegato del gruppo Almawave (che controlla The Data Appeal Company), “con l’evoluzione della piattaforma D/AI Destinations, confermiamo l’impegno del nostro gruppo nell’offrire soluzioni tecnologiche all’avanguardia capaci di generare valore reale. L’integrazione dell’Intelligenza Artificiale generativa nei processi di analisi e decisione strategica rappresenta un cambio di passo per il settore turistico: non più solo dati, ma insight concreti e tempestivi che aiutano le destinazioni a interpretare il presente e anticipare il futuro. La soluzione, nata per il turismo, ha un approccio dal potenziale applicativo in molti altri ambiti in cui l’ascolto e la comprensione dei bisogni espressi dagli utenti sono centrali. È la dimostrazione concreta di come l’Ia, se ben progettata e utilizzata, possa agire come alleato dell’uomo, supportandolo nel prendere decisioni più consapevoli, informate e orientate alla generazione di valore”. (lt)