Come programmato, il Fondo Salvaguardia Imprese, promosso dal ministero delle Imprese e del Made in Italy e gestito da Invitalia, è entrato nel capitale sociale di Terme di Chianciano Spa, nell’ambito del piano di risanamento dell’azienda termale, a fianco dell’azionista Terme Italia – la società dell’imprenditore-finanziere romano Massimo Caputi – che da tempo lavora alla ristrutturazione dell’azienda e al rilancio dello storico polo termale. Il Fondo, che opera al fine di salvaguardare i livelli occupazionali e la prosecuzione dell’attività d’impresa, ha partecipato con 2,9 milioni di euro a un aumento di capitale da circa 6 milioni complessivi, di cui circa 3,1 milioni da parte di Terme Italia.
Le nuove risorse, spiega la società, saranno destinati in parte alla chiusura del concordato in continuità omologattà o a luglio 2023, e per oltre 3 milioni di euro alla riqualificazione dei complessi. Terme di Chianciano ha potuto beneficiare della misura destinata anche ai Marchi Storici, poiché è stato classificato Marchio Storico Nazionale. “Il potenziale dell’offerta integrata di benessere e salute che può raggiungere Terme di Chianciano – afferma la società – sta alla base del disegno di sviluppo futuro, con particolare attenzione alla filiera di produzione e distribuzione nazionale delle sue acque, allo sviluppo dell’attività leisure, alla razionalizzazione dell’offerta sanitaria integrata, anche grazie all’acquisto del ramo di azienda ex-Upmc“.
L’immobiliare cerca la via d’uscita dalla liquidazione
Adesso, per un vero rilancio delle Terme di Chianciano, tocca alla Regione Toscana fare la sua parte: ossia, secondo quanto chiesto già mesi fa da Caputi, interrompere la liquidazione di Terme di Chianciano Immobiliare Spa – controllata al 73,81% – per tornare a investire. “Non è facilissimo ma è un lavoro in corso”, spiega Leonardo Marras, assessore regionale all’Economia, spiegando che un gruppo di lavoro tecnico sta elaborando una proposta che sarà presentata fra qualche settimana. “Sappiamo che dobbiamo fare presto”, aggiunge Marras. (lt)