Quasi 34 milioni di euro sui 58 milioni di risorse destinate alla manutenzione straordinaria della rete viaria provinciale in Toscana, dopo i tagli del Dl Milleproroghe stanno per tornare disponibili, scongiurando il rischio di fermo di svariati cantieri aperti sulle strade. Ha avuto infatti un primo esito positivo la riunione al ministero delle Infrastrutture presieduta dal ministro e vicepremier Matteo Salvini, con Mef, Upi e Anci: è stato stabilito che nella conversione in legge del Dl Infrastrutture saranno restituite alle Province le risorse per il biennio 2025-2026, 350 milioni di euro a livello nazionale. Non è (ancora) oggetto di restituzione l’altra parte delle risorse, quelle del triennio 2027-2029.
Le risorse non spese torneranno a Roma
Dalla Toscana a tutto il resto d’Italia, è una boccata d’ossigeno dopo i tagli: Salvini ha tuttavia avvertito che gli enti locali “dovranno rispettare scadenze tassative” per dimostrare l’effettiva capacità di spesa per la manutenzione delle strade, ed “evitare che le risorse vadano perdute”. In parole povere, ha evidenziato il ministro, “la nuova norma di contabilità prevede che i soldi che Giorgetti mi dà, li giro agli enti locali ma se non vengono spesi, tornano indietro”. L’Upi a tale proposito ha osservato che secondo il suo monitoraggio realizzato dal 2018 al 2024 le Province “hanno impegnato il 93% delle risorse assegnate e ne hanno speso l’84%”.
“La levata di scudi di tutti i presidenti delle Province italiane, da nord, a sud, al centro, di ogni colore politico, uniti e coordinati da Upi, ha dato un primo risultato positivo”, afferma Francesco Limatola, presidente della Provincia di Grosseto, secondo cui “l’impegno è quello di utilizzare appieno anche queste risorse riassegnate, portando avanti le progettazioni e i lavori per garantire una rete viaria adeguata, sicura ed efficiente, recuperando il tempo perduto che questa situazione di limbo ha determinato. L’auspicio è che il decreto infrastrutture che prevede la riassegnazione delle risorse 2025-2026 venga approvato e pubblicato al più presto per consentirci di lavorare”. (lt)