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Territorio

25 giugno 2024

Sorpasso a sinistra: il Pd perde Calenzano, Borgo San Lorenzo e Rosignano

Come a Sesto Fiorentino nel 2016 e a Campi Bisenzio nel 2023, Carovani, Romagnoli e Marabotti vincono al ballottaggio.

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Così come a Sesto Fiorentino nel 2016, e a Campi Bisenzio nel 2023, le coalizioni di centrosinistra guidate dal Pd in Toscana al ballottaggio possono essere vulnerabili alle sfide che arrivano dalla sinistra più radicale, e da vecchie volpi della politica locale. Nelle amministrative del 2024 questo si è verificato tre volte: a Calenzano, dove l’ex sindaco Giuseppe Carovani ha battuto Maria Arena; a Borgo San Lorenzo, dove l’ex assessore Leonardo Romagnoli ha battuto la vicesindaca uscente Cristina Becchi; a Rosignano Marittimo, dove il medico Claudio Marabotti ha avuto la meglio sul sindaco uscente Daniele Donati.

Il risultato di Calenzano è quello che porta con sé le maggiori suggestioni: la Piana fiorentina, una delle aree tradizionalmente più ‘rosse’ della Toscana e dell’Italia, aveva già conosciuto i ribaltoni tutti a sinistra di Sesto Fiorentino con Lorenzo Falchi e Campi Bisenzio con Andrea Tagliaferri, situazioni dove si erano imposti i delfini degli ex sindaci di marca Pds-Ds – Gianni Gianassi e Adriano Chini – impegnati in battaglie contro il potenziamento dell’aeroporto di Peretola, contro la realizzazione del termovalorizzatore di Case Passerini, e contro il progetto di Multiutility a capitale misto. Stavolta è un ex sindaco in persona, Giuseppe Carovani, appoggiato da tre liste civiche (Sinistra per Calenzano, Per la mia città, Calenzano Democratica) a prevalere col 64,63% al secondo turno.

Il M5s torna a essere un fattore

Assai aspra è stata la campagna elettorale a Borgo San Lorenzo, dove dopo i due mandati di Paolo Omoboni la sua vice Cristina Becchi correva alla testa di una coalizione riformista aperta anche a Italia Viva. Romagnoli, politico di lungo corso (nei Verdi già negli anni ’80), ha prevalso col 56,64% dei consensi, aggregando forze dal M5s a Rifondazione Comunista, fino a pezzi di Pd che non avevano accettato la rinuncia alle primarie per la scelta del candidato del centrosinistra.

A Rosignano Marittimo, invece, Marabotti ha prevalso al secondo tentativo, dopo che nel 2019 il cardiologo e ricercatore del Cnr, autore di uno studio epidemiologico sul rapporto malattia, mortalità, inquinamento, alla testa della lista Rosignano nel Cuore si era classificato terzo col 22.09%, restando fuori dal ballottaggio. Alleandosi col Movimento 5 Stelle e la lista civica Io voto – io vinco, ha ottenuto il 56,11% dei voti. (lt)

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