Gli ultimi cantieri, sul raccordo autostradale Siena-Firenze, sono spuntati giovedì 30 ottobre 2025. Nuovi lavori, nell’imponente piano di manutenzione programmata che Anas porta avanti dal 2018. E conseguentemente nuove chiusure e nuovi disagi per gli automobilisti che ormai sono rassegnati a convivere con i cantieri, costanti e senza tempo, nel senso che nessuno sa precisamente quando finiranno. Neppure Anas, che quando ha messo in piedi questo imponente piano di interventi da 100 milioni di euro (50 già investiti) aveva in mente un obiettivo: rendere la strada più sicura e scorrevole per un tempo sufficientemente lungo. Non rattoppi, quindi, ma un risanamento profondo. Nei limiti del possibile.
E’ stata realizzata negli anni Sessanta
Il raccordo autostradale 3, che tutti a Siena chiamano Autopalio, non è esattamente una strada moderna. Questa infrastruttura a carreggiate separate (due corsie per senso di marcia), negli anni Sessanta, quando fu costruita, rappresentava un’arteria adeguata a collegare Siena e Firenze, ottima se confrontata con quanto offrivano i vicini territori (Grosseto-Siena e Siena-Bettolle avrebbero impiegato decenni per diventare proponibili e ancora quel percorso non è concluso). Solo che le norme vigenti dell’epoca, con una sezione geometrica variabile fra i 12 e i 16 metri e senza corsia di emergenza, e soprattutto la quantità di veicoli per i quali quell’infrastruttura era stata progettata, si dimostrarono ben presto inadeguate. Così il raccordo divenne ostaggio del traffico e l’asfalto, provato dal peso dei mezzi pesanti, fu soggetto a continui interventi.
Il piano degli interventi
Dal 2018 ad oggi Anas ha eseguito lavori di manutenzione programmata per un investimento complessivo di oltre 50 milioni di euro. Gli interventi hanno riguardato, tra gli altri, il risanamento della pavimentazione per uno sviluppo di circa 22 chilometri, il risanamento dei viadotti Terme e Bandini, l’installazione dei pannelli a messaggio variabile, la sostituzione dello spartitraffico centrale per 20 chilometri, il piano di segnalamento mediante l’installazione della segnaletica verticale, l’installazione dei dispositivi di giunto tra gli impalcati del viadotto Cassia, il ripristino corticale dei sovrappassi e dei sottopassi e i lavori di adeguamento degli impianti di illuminazione delle gallerie Fontebecci e Acquacalda sulla strada statale 674, la tangenziale Ovest di Siena che confluisce nel raccordo.
Ecco dove sono i nuovi interventi
Soltanto pochi giorni fa Anas ha comunicato nuovi interventi di ripristino localizzato della pavimentazione in corrispondenza degli svincoli di San Casciano Sud e Siena Nord: per consentire l’esecuzione dei lavori saranno necessarie limitazioni provvisorie al transito. Quelle che ormai gli automobilisti conoscono benissimo: necessarie, per poter lavorare in sicurezza, ma impattanti per la vita di chi – per lavoro o per studio – quella strada la percorre tutti i giorni. Tra le misure adottate, la chiusura delle rampe di ingresso e uscita dello svincolo di San Casciano Sud mentre, da lunedì 3 a venerdì 7 novembre 2025, il transito in corrispondenza dello svincolo di Siena Nord sarà regolato a doppio senso di marcia su una carreggiata, mentre lo svincolo di Siena Nord sarà chiuso in ingresso e in uscita per chi viaggia in direzione Firenze.

Infrastruttura strategica per la Toscana
Anas sa che l’Autopalio è un collegamento cruciale per la Toscana del Sud e non solo, perché rappresenta anche un’alternativa all’autostrada A1 tra i caselli di Valdichiana/Bettolle e Firenze. E che non è una strada semplice: per i già citati problemi strutturali provocati dall’età avanzata, ma anche perché lungo i circa 56 chilometri di lunghezza dell’itinerario sono presenti 14 viadotti, 5 ponti, 7 sottopassi, 20 sovrappassi e 2 gallerie, oltre a 12 svincoli. Per questo motivo è stato avviato un ampio programma di investimenti per la manutenzione e la riqualificazione dell’infrastruttura, con l’obiettivo di garantire la sicurezza della circolazione, prolungare la durata delle opere e migliorare le condizioni di guida. Gli interventi riguardano soprattutto il risanamento strutturale di ponti e viadotti, la sostituzione delle barriere di sicurezza, il risanamento della pavimentazione, l’ammodernamento degli impianti in galleria e il rifacimento della segnaletica. I disagi sono inevitabili, ma per attenuarli i cantieri vengono avviati in modo scaglionato e graduale secondo un piano pluriennale. Per completare i lavori in tempi accettabili è però necessario aprire più cantieri in contemporanea.
Questi tutti i cantieri aperti
Attualmente sono presenti tre importanti limitazioni al traffico. Per le periodiche ispezioni delle opere sono chiuse corsie di marcia, in entrambe le direzioni, in corrispondenza del viadotto Molinuzzo (dal km 32+650 al km 32+900) e del viadotto Fillinelle (dal km 37+300 al km 37+600): nel primo caso sono in fase di progettazione gli interventi conservativi e di adeguamento, nel secondo sono in esecuzione i lavori di messa in sicurezza dei pulvini e ripristini conservativi. È poi chiusa una corsia di marcia in entrambe le direzioni per manutenzione straordinaria del viadotto Docciola e della carreggiata stradale in direzione Siena del viadotto Falciani dal km 52+600 al km 49+440: per il primo viadotto si prevede la conclusione dei lavori entro la fine dell’anno 2025, mentre per il secondo la chiusura delle attività è fissata per la seconda decade del mese di marzo 2026. Sempre nell’ambito degli interventi di manutenzione programmata, per il ripristino della pavimentazione stradale ammalorata saranno attivati cantieri stradali per tre o quattro giorni lavorativi con scambi di carreggiata, sia cantieri stradali con chiusure notturne, al fine di arrecare meno disagi possibili all’utenza stradale (come quelli in corso a San Casciano e Siena Nord).
Carlo Pellegrino