L'industria cartaria di Lucca chiude il terzo trimestre con una produzione stabile
Nel trimestre luglio-settembre, quello che comprende le vacanze estive, si è fermata la discesa della produzione industriale delle aziende di Prato, Pistoia e Lucca: secondo le rilevazioni del centro studi di Confindustria Toscana nord, ha segnato rispettivamente -0,3%, +1% e +1,7% rispetto allo stesso periodo del 2024. Nel complesso il risultato delle tre province è +1% che segue il -1,8% del secondo trimestre 2025 e il -1,3% del primo trimestre.
Serve una efficace politica industriale, anche regionale e locale
“Siamo in un contesto di sostanziale stabilità”, lo definisce l’associazione industriali, che non fa salti di gioia. “La parola chiave è sempre la stessa, incertezza – afferma la presidente Fabia Romagnoli – Dalle guerre ai segnali di minore fluidità nei commerci internazionali a causa dei dazi americani, si respira in tutta Europa un clima di destabilizzazione che riduce i consumi. A questo si aggiungono il fattore valutario, con un euro forte che penalizza l’export e, nel caso dell’Italia, i costi energetici elevati: una vera e propria zavorra che è urgente rimuovere”. Di fronte a questo scenario, Romagnoli invoca una efficace politica industriale non solo a livello italiano e europeo, come richiede Confindustria nazionale, ma anche “a livello regionale e locale”. Anche perché – ricorda – l’area Prato-Pistoia-Lucca ha chiuso il 2024 con una produzione industriale in calo del 5,7% rispetto al 2019 pre-Covid (-7,2% a livello italiano) e questo 2025 non migliorerà le cose.
Settori con andamenti diversi
Tornando all’andamento del terzo trimestre, si “salvano” l’industria alimentare (+5,4% nelle tre province), la meccanica (+2,4%) e la chimica-plastica-farmaceutica (+2,1%). Tiene l’industria cartaria, concentrata a Lucca (-0,5%), mentre restano ancora negativi i settori della moda (tessile, abbigliamento, calzature), che segnano -1%, e il mobile con -2,9%. La nautica di Viarggio segna +4,1% grazie soprattutto alla produzione di maxiyacht. Stabile il lapideo versiliese (-0,2%), dato migliore dell’ultimo anno. “Le previsioni per l’Italia parlano di una lieve ripresa nella parte finale dell’anno – conclude la presidente Romagnoli – e l’auspicio è che questa si concretizzi perché ce n’è davvero bisogno”.
Silvia Pieraccini