La sede del gruppo Sesa a Empoli
Il gruppo empolese di servizi informatici e digitali Sesa, quotato a Milano, continua a crescere anche nella fase post-pandemia e presenta il primo bilancio integrato, che contiene sia i risultati economico-finanziari (al 30 aprile: 2,4 miliardi di fatturato consolidato, in crescita del 17,3%, e 167,7 milioni di ebitda, +33%) sia gli impatti economici, ambientali e sociali dell’attività d’impresa, compresa la strategia che li lega e che punta a sviluppare il business. Si tratta di un passo ulteriore rispetto al “semplice” bilancio di sostenibilità che misura le performance Esg (environmental, social, governance).
Debutta il contributo per la nascita del figlio
Sesa nell’ultimo esercizio ha generato un valore economico di 315 milioni (+26%), per il 63% destinato a remunerare le risorse umane (oggi 4.500 dipendenti, di cui 1.200 basati a Empoli e 350 all’estero). Il focus è proprio sui dipendenti: il corposo pacchetto di welfare – che già comprende borse di studio, aiuto per asilo nido, per centri estivi e vacanze studio, per libri scolatici; benefit per viaggi, libri, sport; piattaforma di well being per il benessere dei lavoratori – è stato ulteriormente rafforzato inserendo contributi per la nascita di un figlio e contributi per chi ha genitori disabili.
Un piano welfare da dieci milioni di euro
“E’ un piano di interventi che supera i dieci milioni di euro all’anno – hanno spiegato il presidente di Sesa, Paolo Castellacci e l’amministratore delegato, Alessandro Fabbroni, oggi 25 agosto, in occasione dell’approvazione del bilancio della capogruppo chiuso il 30 aprile scorso e della presentazione del bilancio integrato – che si giustifica col fatto che la nostra attività dipende totalmente dalle persone, e le persone devono essere aiutate anche fuori dall’orario di lavoro”.
Un parco attrezzato per migliorare la qualità del lavoro
Va nella direzione di migliorare la qualità della vita dei lavoratori anche il parco attrezzato da seimila metri quadrati – con percorso vita, pista ciclabile, aree di sosta – che il gruppo sta realizzando a Empoli, accanto a un nuovo edificio da cinquemila metri quadrati in costruzione (sarà completato in primavera) che accoglierà ulteriori uffici. “Negli ultimi 18 mesi abbiamo investito più di dieci milioni di euro”, sottolinea Fabbroni citando anche gli interventi per installare pannelli fotovoltaici sul tetto delle varie sedi e aumentare la produzione energetica rinnovabile (oggi 1 milione di Kwh su 8 milioni di Kwh consumati), anche se i problemi legati all’aumento delle bollette non sono neppure lontanamente paragonabili a quelli delle aziende energivore. Peraltro Sesa ha “in casa” una società di inverter e pannelli fotovoltaici, TM Service, che sta crescendo con l’obiettivo di salire da 150 a 200 milioni di fatturato quest’anno.
Certificazione BCorp solo per alcune società del gruppo
Sul fronte ambientale Sesa nell’ultimo esercizio ha ridotto le emissioni pro-capite del 32% e ha ridotto i rifiuti pro-capite del 62% (da 0,11 a 0,04 tonnellate per addetto). Dopo aver inserito nello statuto l’impegno degli amministratori alla crescita sostenibile a beneficio degli stakeholder, il gruppo empolese ha rivisto l’obiettivo della certificazione BCorp, limitandolo ad alcune società: “Trasformeremo in società benefit e BCorp alcune realtà nelle aree più significative – ha spiegato Fabbroni – ma la certificazione BCorp non è compatibile con un gruppo così diversificato come il nostro”.
La crescita a doppia cifra continuerà
L’obiettivo di Sesa per quest’anno è di continuare a crescere del 10-15%, sia per via interna sia attraverso acquisizioni, toccando 2,65 miliardi di fatturato, 195 milioni di ebitda e circa cinquemila occupati. Intanto, nell’esercizio chiuso ad aprile, gli azionisti hanno potuto contare su un dividendo di 0,90 euro per azione (era 85 centesimi l’anno precedente), in pagamento dal 21 settembre.
Silvia Pieraccini