Seco batte le attese su ricavi e margini nel secondo trimestre del 2025, spingendo i numeri della prima metà dell’anno: nella semestrale approvata dal consiglio di amministrazione dell’azienda aretina delle soluzioni digitali per l’industria figurano ricavi a quota 98,4 milioni, in crescita del 3,2%, un Ebitda adjusted a 20,1 milioni (+27,3%) e l’utile netto adjusted a 7,3 milioni (+85%). “Il miglioramento più che proporzionale della redditività – afferma Seco – risulta attribuibile all’espansione del volume d’affari che ha permesso di esprimere una migliore leva operativa, unita a un maggiore controllo delle Opex”.
Per Massimo Mauri, amministratore delegato di Seco, “i risultati semestrali hanno confermato il positivo slancio già anticipato nei trimestri precedenti. L’espansione dei margini riflette i benefici della nostra leva operativa e di un’accurata ottimizzazione dei costi, mentre gli indicatori della domanda da parte dei clienti continuano a mostrare un andamento favorevole. Pur in un contesto esterno ancora fluido, caratterizzato da incertezza geopolitica e tensioni commerciali, rimaniamo prudentemente ottimisti per la restante parte dell’anno e crediamo di essere in linea per conseguire una crescita profittevole e sostenuta. Mai come ora l’innovazione guida le scelte strategiche dei nostri clienti, e il nostro portafoglio si arricchisce costantemente di nuove soluzioni a valore aggiunto – dall’Application Hub al Developer Center – rafforzando il nostro posizionamento quale partner end-to-end in grado di abilitare la trasformazione dall’Edge all’Ai”.
A giudizio di Seco, “il punto di svolta già raggiunto nel primo semestre sarà ulteriormente rafforzato”, e ci si aspetta dunque “che i ricavi tornino a superare la soglia di 200 milioni a fine 2025 a tassi costanti, con un livello di Gross Profit Margin superiore al 50%. Ciò ci permetterà di riprendere a esprimere progressivamente il nostro storico profilo di marginalità, anche grazie a una migliore leva operativa. Il percorso di crescita per l’anno sarà supportato da una solida pipeline di nuovi prodotti Edge, nonché dall’adozione crescente del nostro framework software Clea, continuamente arricchito dal lancio di ulteriori moduli a valore aggiunto”. Peraltro i prodotti di Seco sono fra quelli esentati dall’imposizione del dazio Usa al 15%, secondo quanto comunicato dall’azienda in agosto. (lt)