La proposta di legge approvata dalla giunta regionale della Toscana – e che adesso sarà inviata all’esame del Consiglio regionale – prevede che nell’ambito dei bandi di gara, nella valutazione delle offerte, si tenga conto e si possano attribuire punteggi premiali alle aziende che pagheranno i propri lavoratori non meno di nove euro lordi l’ora. Questa “premialità” si dovrebbe essere applicata ai bandi di gara che riguardano enti strumentali e dipendenti, incluse aziende sanitarie e società in house.
La proposta di legge adesso inviata all’esame dell’aula
Sui salari la Regione non ha competenza, ma può però inserire negli appalti condizioni tecniche e, quindi, tenere di conto e premiare, nella valutazione, le aziende che applicheranno ad esempio ai propri dipendenti un trattamento economico minimo predefinito. E va in questo senso la proposta di legge varata dalla giunta regionale toscana. Uno strumento – spiega la Regione Toscana – per tutelare i salari, ad esempio, delle addette ed addetti alle pulizie o di chi si occupa di guardiania, portierato e fattorinaggio.
“La competenza sui salari è nazionale e un bando di gara non può derogare le disposizioni della normativa vigente. Il rischio era l’illegittimità della norma e il conseguente annullamento degli esiti del bando di gara. Lo possono però fare le aziende che partecipano alla gara, come loro autonoma scelta, e con questa proposta di legge non abbiamo fatto nient’altro che incentivarlo, visto che accresce la possibilità di aggiudicarsi l’appalto”, spiegano il presidente della Regione Toscana Eugenio Giani e l’assessore Stefano Ciuoffo.
A settembre 2024 il Consiglio regionale aveva già approvato una mozione che impegnava la giunta a verificare che i contratti indicati nelle procedure di gara prevedessero un trattamento minimo inderogabile pari a nove euro l’ora. (redtm)