Rossano Massai è il nuovo presidente di Ance Toscana per il quadriennio 2022-2026: lo ha nominato l’assemblea dell’associazione degli imprenditori edili che aderiscono al sistema Confindustria. Massai succede a Stefano Frangerini, giunto alla fine del suo mandato, e recentemente nominato nella presidenza nazionale di Ance nel ruolo di tesoriere. L’assemblea di Ance Toscana, oltre al nuovo presidente, ha eletto anche i due vicepresidenti: Alessandro Cafissi (Ance Toscana Nord) e Vincenzo Di Nardo (Ance Firenze).
Massai, presidente di Ance Grosseto, chiamato ora alla guida dell’associazione regionale in un momento difficile per il settore, vanta una lunga esperienza nel campo dell’edilizia, in particolare nei lavori pubblici, con l’impresa di famiglia Fratelli Massai di cui è tuttora contitolare. L’organico del gruppo Massai conta circa 110 dipendenti, fra operai, impiegati tecnici ed amministrativi.
A Siena un convegno sul Superbonus 110%
Sempre oggi Ance Siena ha promosso un convegno sul Superbonus: l’associazione ha radunato le professioni (Ingegneri, Architetti, Geometri, Periti industriali) per un incontro col deputato M5s Riccardo Fraccaro, l’inventore del meccanismo del Superbonus 110%. “Una misura che non solo aiuta l’ambiente ma anche la crescita economica, e uno dei temi che abbiamo posto al centro delle nostre rimostranze nei confronti del Governo”, ha affermato Fraccaro, secondo cui “dobbiamo sbloccare il circuito del credito di imposta per risolvere il problema del superbonus: se il presidente del Consiglio e il Governo credono che sia urgente farlo, come noi, allora le possibilità per fare un buon lavoro assieme ci sono tutte”.
Come ricordato al convegno, le imprese hanno in pancia milioni di euro di crediti per lavori già fatti, e non riescono a monetizzarli. “Denunciamo con forza i rischi di default per il blocco della cessione dei crediti da bonus edilizi – ha sottolineato il presidente di Ance Siena, Giannetto Marchettini – con continue modifiche legislative che limitano fortemente la possibilità di accedere ai benefici fiscali. Il Superbonus ha dimostrato di essere un insostituibile volano: i correttivi, ancora necessari, non devono arginare i positivi effetti e danneggiare le imprese, i lavoratori e il mercato”.