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Territorio

13 agosto 2024

Rosignano, le api protagoniste di un progetto sulla biodiversità

Avanzati sensori comunicano lo stato di salute degli insetti, registrando dati sulla come peso, temperatura, umidità e intensità sonora.

Un alveare

Un alveare

A Scapigliato, in quel di Rosignano Marittimo (Li), ha preso il via un progetto per il monitoraggio della biodiversità attraverso le api che, come documenta l’Istituto superiore per la protezione e la ricerca ambientale (Ispra), sono preziose sentinelle ambientali. Le api domestiche e selvatiche sono, infatti, responsabili di circa il 70% dell’impollinazione di tutte le specie vegetali viventi sul pianeta e garantiscono circa il 35% della produzione globale di cibo, ma il 9,2% delle specie di api europee sono attualmente a rischio estinzione a causa di minacce come l’inquinamento. Dato il ruolo ecologico che ricoprono, queste hanno quindi un’importanza strategica nella valutazione della qualità dell’ambiente e dello stato degli ecosistemi naturali locali.

Saranno monitorate 100mila api

Per realizzare il progetto di monitoraggio, all’interno del Polo impiantistico sono stati di recente installati quattro alveari, per un totale di circa 200mila api. Su due di questi alveari, grazie alla collaborazione con un’azienda leader nella tutela della biodiversità tramite la tecnologia, sono stati applicati degli avanzati sensori grazie ai quali l’alveare è in grado di “comunicare” lo stato di salute della api (100mila), registrando dati cruciali sulla colonia come peso, temperatura, umidità e intensità sonora.

Ma non finisce qui. Oltre ai sensori collocati direttamente all’interno dei due alveari, ne sono stati collocati altri sensori, detti “Spectrum”, che agiscono invece come un “orecchio elettronico”, rilevando la quantità e la tipologia di impollinatori grazie alle loro impronte sonore uniche. Il sistema di monitoraggio, inoltre, grazie ad un accordo del partner sul progetto con l’Agenzia spaziale europea (Esa), ai dati raccolti dai sensori, affianca quelli ricavati dall’analisi delle immagini satellitari dell’area. Attraverso un sistema di rete neurale, in particolare, viene analizzata la diversità vegetale e il potenziale di biodiversità dell’ecosistema, utilizzando l’Intelligenza Artificiale e le immagini satellitari per mappare la biodiversità vegetale e l’idoneità dell’habitat per gli impollinatori.

Due volte l’anno, infine, verranno analizzati anche i prodotti degli alveari, in primis miele e cera, per indagare la presenza di eventuali inquinanti. La combinazione di tutti questi dati, grazie all’Intelligenza Artificiale, è in grado di restituire un’accurata fotografia dello stato attuale della biodiversità nell’area e delle condizioni ambientali circostanti.

“Obiettivo del progetto è approfondire le nostre conoscenze sulla qualità dell’ecosistema in cui il Polo impiantistico è inserito, servendoci di dati concreti ricavati ed elaborati grazie alla tecnologia. Questa ‘mappatura’ delle attuali condizioni ambientali può essere un utile punto di partenza per progettare azioni finalizzate alla tutela e al miglioramento della biodiversità”, fanno sapere dalla direzione di Scapigliato. (redgs)

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