La discarica di Scapigliato a Rosignano
A sei anni e mezzo dal rilascio dell’autorizzazione integrata ambientale (Aia) da parte della Regione Toscana (avvenuto nel febbraio 2019), il polo di Scapigliato – gestito da una società inhouse del Comune di Rosignano Marittimo – cambia il progetto di sviluppo e vira dall’attuale core business dello smaltimento in discarica di rifiuti speciali verso il riciclo e recupero di materia (da rifiuti urbani e speciali).
Nove progetti per la transizione verso l’economica circolare
Il piano industriale presentato nei giorni scorsi dal nuovo amministratore unico Francesco Girardi prevede investimenti superiori ai 20 milioni di euro entro il 2030 per realizzare nove progetti: un impianto per il trattamento dei Raee (rifiuti da apparecchiature elettriche e elettroniche) per 10mila tonnellate l’anno; potenziare di 12.500 tonnellate l’anno il trattamento meccanico-biologico (Tmb); incrementare l’area dedicata al compostaggio della frazione verde per 15.000 tonnellate annue; produrre biodiesel da oli vegetali esausti; produrre biometano grazie all’upgrading del biogas captato dalla discarica; installare pannelli fotovoltaici per una potenza di 4 milioni kilowatt picco; installare un impianto di trattamento per la frazione organica della raccolta differenziata (Forsu) per 5.000 tonnellate l’anno; realizzare moduli per smaltire l’amianto; vendere acqua potabilizzata a valle dell’impianto di trattamento del percolato esistente. “Le nuove attività del polo impiantistico sono coerenti con le priorità indicate nel nuovo Piano regionale dell’economia circolare e con la gerarchia europea per la gestione dei rifiuti”, afferma un comunicato. Nessuna indicazione su come saranno reperiti i finanziamenti, né sul destino dell’attuale discarica.
Posti di lavoro salvaguardati
I posti di lavoro attuali saranno salvaguardati, promette Scapigliato. Il piano avrà poi una seconda fase con orizzonte al 2035. “L’approccio scelto privilegia una combinazione di impianti di media e piccola taglia, già collaudati e sviluppati sia in Italia che all’estero”, afferma Girardi sottolineando che gli impianti fotovoltaici previsti garantiranno l’autosufficienza energetica del polo.
Silvia Pieraccini