Dalla seconda variazione al bilancio di previsione 2025-2027 della Regione, approvata a maggioranza dal Consiglio regionale nella notte tra il 28 e il 29 aprile dopo una seduta-fiume, spuntano tre sorprese. La prima è un fondo strategico per favorire il rilancio e la competitività del sistema moda in Toscana, “anche attraverso misure di sostegno agli investimenti nell’ambito della ricerca, dello sviluppo, dell’innovazione e dell’industrializzazione dei processi di innovazione delle micro, piccole e medie imprese operanti nel settore”, spiega la relazione illustrativa all’atto.
Al via bandi dedicati alla moda
Le risorse ammontano a poco più di 39 milioni di euro. Secondo quanto annunciato dal presidente della Regione, Eugenio Giani, nella Commissione Affari istituzionali, gli aiuti saranno erogati attraverso “bandi dedicati al settore moda che possano favorire la capacità di impresa”, con l’obiettivo di rendere di nuovo competitivo il sistema. I bandi riguarderanno innovazione e sviluppo, formazione e riqualificazione “in una logica di concertazione”. Un ordine del giorno presentato da Marco Casucci del Gruppo Misto, approvato all’unanimità, impegna la Giunta regionale “a mettere in campo ogni misura, ordinaria e straordinaria, per salvaguardare e tutelare il know how del settore moda, un grande patrimonio che rischia di perdersi in caso di fallimento delle aziende”.
Contributo-tampone alle famiglie alluvionate in marzo
La seconda sorpresa è uno stanziamento aggiuntivo di otto milioni di euro che servirà per dare un contributo forfettario alle famiglie, alle imprese e agli enti del terzo settore che hanno subìto danni dall’alluvione del 14-15 marzo scorso, in seguito alla quale è stato dichiarato lo stato di emergenza regionale. La terza è una integrazione delle risorse in ambito culturale per complessivi 10,77 milioni di euro.
Due milioni in più per la costituzione di Toscana Strade spa
In totale la variazione modifica gli stanziamenti del bilancio di previsione 2025-2027 aumentando le entrate e le spese di 6,472 milioni nel 2025. I soldi in più arrivano in parte da fondi speciali – come i 2,3 milioni destinati alla legge sulla “Toscana Diffusa” (che ha sollevato qualche critica per la discrezionalità nella concessione di contributi) o i 2 milioni per la costituzione della società Toscana Strade spa (destinata a gestire la superstrada Fi-Pi-Li) – ma anche da modifiche delle leggi vigenti, da nuove norme e da risorse regionali libere.
Per Firenze Fiera l’ipotesi accorpamento con Arezzo e Carrara
Infine Firenze Fiera, società per la quale la Regione ha stanziato in bilancio più di 6 milioni di euro destinati alla ricapitalizzazione (e col voto dell’altra notte è stata autorizzata la sottoscrizione dell’aumento di capitale), si appresta ad approvare un nuovo piano industriale stand alone, senza l’apertura del capitale ai soci privati tentata in passato, in attesa di capire la volontà degli azionisti (Regione, Comune e Camera di commercio di Firenze). Su questo terreno dal Consiglio regionale spunta una nuova ipotesi: uno studio di fattibilità commissionato dalla Giunta all’Università di Firenze sull‘accorpamento delle tre società fieristiche toscane Firenze Fiera, Arezzo Fiere e Internazionale Marmi e macchine, tutte e tre bisognose di finanza e tutte e tre partecipate dalla Regione. Una risoluzione presentata dalla consigliera Elena Meini della Lega impegna la Giunta regionale a riferire l’esito dello studio di fattibilità.
La presente proposta di legge apporta modifiche agli stanziamenti del Bilancio di previsione
finanziario 2025-2027 (approvato con legge regionale 24 dicembre 2024, n. 60), determinando un
incremento dei volumi complessivi dell’Entrata e della Spesa di euro 6.472.212,40 nell’anno 2025, di
euro 13.677.089,01 nell’anno 2026 e di euro 8.883.445,95 nell’anno 2027.
Il presente provvedimento di legge interviene in vari ambiti di attività anche attraverso specifici
finanziamenti che trovano presupposto normativo sia in modifiche della legislazione vigente che in
nuove disposizioni normative.
Per questa tipologia di interventi, si ritiene di fare espresso rinvio alla PdL “Interventi normativi
collegati alla seconda variazione al bilancio di previsione 2025-2027” ed in particolare alle relative
relazioni illustrative e tecnico-finanziarie, che ne descrivono i contenuti anche dal punto di vista
finanziario.
Silvia Pieraccini