La presentazione del volume "Dante e la leadership" nella sede di Confindustria Toscana Centro e Costa.
Pagine ricche di spunti riflessione ma anche un viaggio in una Firenze che si scopre fonte di ispirazione per imprenditori e giovani che desiderano realizzare pienamente il proprio potenziale. E’ un percorso alla scoperta delle proprie capacità e una guida per stimolare il raggiungimento dei propri obbiettivi il libro “Dante e la leadership. Storie di crescita per le vie di Firenze” di Francesco Filippelli – ingegnere e manager affermato – e Sandra Astuti – consulente legale, executive e business coach -. Il volume è stato presentato a Firenze nella sede di Confindustria Toscana Centro e Costa.
Noi di t24 abbiamo chiesto ai due autori perché hanno scelto di accostare proprio Dante Alighieri a questo tema.
di Sandra Astuti e Francesco Filippelli, autori di “Dante e la leadership”
Ci ha spinto una domanda semplice e potente: che cosa ci tiene lontani da chi siamo davvero? Dante è un gigante del pensiero e della parola. Il suo viaggio nella Divina Commedia è una metafora perfetta per chi, oggi, cerca di guidare se stesso e gli altri con autenticità, visione e coraggio. È da qui che siamo partiti: usare la sua Firenze come mappa e ispirazione per un percorso di crescita personale e professionale.
Come manager, ho attraversato contesti complessi e sfidanti, dove la leadership si misura davvero nei momenti difficili. Mi sono chiesto: quali sono oggi i riferimenti che ci aiutano a restare saldi, lucidi, capaci di scelte coraggiose? Dante mi ha dato una risposta. Con Sandra abbiamo unito la mia esperienza manageriale e il suo approccio di coaching trasformativo per costruire un libro che fosse, più che una teoria, un’esperienza da vivere.
Nel libro dieci storie, dieci domande e dieci regole
Ogni storia è una tappa, ambientata in un luogo simbolico di Firenze. Ogni tappa mette in scena un dialogo tra un giovane alla ricerca del proprio scopo e un mentore, ispirato alla figura dantesca. Le dieci domande sono le domande che tutti, prima o poi, ci facciamo: che senso ha il mio lavoro? Dove sto andando? Sto scegliendo io, o sto solo adattandomi? Le dieci regole sono invece piccoli codici di coaching e azione, che aiutano a portare nella pratica quotidiana ciò che emerge dal percorso; perché un cambiamento vero non arriva leggendo passivamente. Arriva quando ti metti in moto. Per questo abbiamo voluto che ogni tappa si concludesse con un invito concreto all’azione. Non servono solo ispirazione o conoscenza: serve un piano. E serve cominciare.
Un libro che chiede al lettore di mettersi in gioco
Lo diciamo chiaramente: è un libro che ti trasforma mentre lo leggi. Perché ti invita a guardarti dentro, ma anche a guardarti attorno. E il libro di dice esattamente come farlo. A capire cosa ti rende unico, quale valore vuoi portare nel mondo, e come farlo davvero, con azioni coerenti. Il coaching funziona solo se genera movimento. E movimento significa libertà.
Il lavoro, per molti, è diventato una gabbia. Noi vogliamo che diventi un’opportunità. Un luogo dove essere se stessi e crescere. Ecco perché abbiamo scritto un libro “adatto a tutti”, come ci ha riconosciuto anche Ken Blanchard – autore di oltre 60 libri e 20 milioni di copie vendute – che ha definito il nostro testo “un viaggio piacevole tra sé e Firenze”, “lasciatevi ispirare da racconti illuminanti di crescita personale e professionale e scegliete di vivere una vita di gioia, resilienza e successo”. E per noi, ricevere il suo endorsement è stato un onore e una conferma.
L’invito al cambiamento
Ogni persona ha dentro di sé una vocazione profonda, un disegno originale che vale la pena realizzare. Ma per farlo, servono tre ingredienti: consapevolezza, coraggio e azione. Senza azione, la crescita resta un’idea. Con un piano chiaro e coerente, invece, la trasformazione diventa possibile. E se una sola persona, chiudendo il libro, deciderà di cambiare qualcosa, di fare un primo passo verso ciò che davvero la realizza… allora tutto questo lavoro sarà valso la pena.