PharmaNutra nel 2023 ha superato i 100 milioni di euro di ricavi (100,2 milioni), con un incremento del 21,1% rispetto al dato 2022. L’incremento, per l’azienda pisana degli integratori che ha comunicato i ricavi preliminari per l’esercizio, deriva da maggiori vendite di prodotti finiti e dal consolidamento di Akern, l’azienda attiva nelle strumentazioni e software medicali per l’analisi bioimpedenziometrica della massa corporea acquisita un anno e mezzo fa, per l’intero esercizio rispetto ai 6 mesi del 2022, per 2,7 milioni di euro. Le vendite di materie prime si mantengono sostanzialmente in linea rispetto allo stesso periodo dell’esercizio precedente.
L’incidenza dei ricavi sui mercati esteri sul fatturato complessivo di PharmaNutra passa dal 28% del 2022 al 32% del 2023. L’incremento dell’export, spiega l’azienda, è trainato dalle vendite in Europa e Medio Oriente, mentre il contributo ai ricavi dei nuovi business (Stati Uniti e Spagna) è ancora marginale. L’analisi dei ricavi dei prodotti finiti per linea di prodotto, secondo quanto comunica Pharmanutra, evidenzia una crescita a doppia cifra dei principali prodotti del gruppo (Sideral +21%, Cetilar +23%), ad eccezione di Apportal, un integratore contro la stanchezza mentale e fisica e l’astenia, che evidenzia un leggero rallentamento dovuto – secondo l’azienda pisana – alla progressiva attenuazione degli effetti del Covid-19.
“Questo non è un traguardo, abbiamo obiettivi ambiziosi”
“Per PharmaNutra non si tratta di un traguardo – afferma il vicepresidente Roberto Lacorte -, ma di un passaggio intermedio molto importante, da celebrare, che ci rende un punto di riferimento nell’ambito dell’imprenditoria e che vale molto in termini sia emozionali che concreti, perché significa entrare in una nuova dimensione, sempre più rilevante. Mi preme ribadire però che si tratta solo di uno step di crescita, perché davanti a noi abbiamo altri obiettivi ambiziosi che vogliamo raggiungere con la medesima efficacia e attraverso lo stesso percorso intrapreso finora”. (lt)