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15 marzo 2024

Pelletteria artigiana, 22% di dipendenti in meno dal 2018 a oggi

Lo rivela la ricerca dell’Ebret, secondo cui nello stesso arco di tempo il comparto della meccanica ha visto un +2%.

Lavoro in pelletteria

Lavoro in pelletteria

Nel mondo della pelletteria artigiana toscana gli occupati sono calati del 22% nell’ultimo quinquennio, con una flessione di oltre 3.500 dipendenti fra il 2018 e il 2023. Lo rivelano i dati della ricerca pubblicata dall’Osservatorio Imprese Artigiane dell’Ebret, che si è concentrata su pelletteria e meccanica: quest’ultima, a differenza del settore della pelle – dove nell’arco di tempo in questione gli addetti sono stati assorbiti da aziende più grandi e strutturate, e non certo scomparsi -, ha recuperato il calo conosciuto negli anni del Covid, facendo registrare nel quinquennio un incremento del 2% dei dipendenti.

Le piccole/micro imprese artigiane, quelle cioè con meno di nove addetti, denotano secondo Ebret una tendenza comune: la difficoltà nel reperimento di personale, che in rapporto agli ingressi programmati va dal 42,2% della pelletteria al 56,6% delle attività elettro-medicali ed al 71,8% dei prodotti in metallo. Per il personale in entrata le imprese privilegiano l’avere avuto esperienza specifica nel settore (59,7% nella meccanica, 78,9% nella pelle) insieme al possesso di competenze trasversali tra cui flessibilità, adattamento al proprio contesto lavorativo, capacità di lavorare in gruppo, sensibilità green.

Le aziende artigiane della meccanica segnalano la necessità di operai specializzati, ingegneri e tecnici: i corsi di formazione più richiesti riguardano conoscenze informatiche di base, disegnatori meccanici, fresatori/tornitori, attrezzisti/magazzinieri competenti in imballaggi, addetti al controllo macchine ed esperti ambientali. Nella pelletteria artigiana si osserva invece un aumento della domanda di lavoratori senza titolo di studio formale. Nel 2023 oltre il 70% delle richieste si rivolgeva a persone prive di titolo di studio, rispetto al 34% del 2019. La richiesta formativa è per corsi di management strategico e cooperativo, web marketing, cad cam e modellistica 3d, certificazioni ambientali e sostenibilità, ma anche corsi di lingua italiana e sicurezza sul lavoro. (lt)

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